Usa, voleva attaccare Capitol Hill e il Pentagono con un mini-drone: arrestato

Pubblicato il 10 Luglio 2012 - 21:53 OLTRE 6 MESI FA
Capitol Hill (Foto LaPresse)

NEW YORK – Aveva pianificato due attacchi a Capitol Hill e al Pentagono: voleva colpirli con una sorta di drone in miniatura, un piccolo aero-modello telecomandato a distanza, carico di esplosivo. Ma il suo piano è fallito, perché l’Fbi lo ha intercettato e arrestato.

Ora ha raggiunto un accordo accettando di dichiararsi colpevole di due capi d’accusa. In cambio, altri quattro verranno ritirati. Rezwan Ferdaus, 26 anni, cittadino americano, rischia comunque 17 anni di prigione seguiti da altri dieci di libertà condizionata.

Il processo inizierà il 20 luglio, a Boston, la città dove è stato arrestato, nel settembre scorso. Ferdaus, laureato in fisica alla Northwestern University, era stato avvicinato all’inizio del 2010 da agenti dell’Fbi sotto copertura.

Fingendo di essere uomini di Al Qaida con l’incarico di reclutare terroristi negli Usa, gli agenti vennero a conoscenza che l’uomo era pronto a modificare telefoni cellulari da usare come detonatori in attentati esplosivi contro soldati americani in combattimento in Iraq e Afghanistan.

Ferdaus disse loro inoltre che aveva in mente un attacco contro i palazzi della politica di Washington. E questi sono i fatti per cui si dichiarerà colpevole: l’aver tentato di danneggiare o distruggere edifici federali con l’esplosivo, e aver tentato di fornire materiale di sostegno e risorse ad al Qaida per attacchi alle forze Usa all’estero.