Vaticano, cardinale Pell accusato di abusi su minori. Il Papa lo mette a riposo

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Giugno 2017 - 08:03 OLTRE 6 MESI FA
Vaticano, cardinale Pell accusato di abusi su minori. E' il ministro delle Finanze del Papa

Vaticano, cardinale Pell accusato di abusi su minori. E’ il ministro delle Finanze del Papa (Foto Ansa)

SYDNEY – Il cardinale australiano George Pell, già arcivescovo di Melbourne e poi di Sydney e ora prefetto degli Affari economici del Vaticano, è accusato di gravi reati sessuali. 

Il cardinale Pell, il più alto prelato cattolico australiano e, dal 2014, nel terzo grado della gerarchia vaticana in quanto prefetto degli Affari economici, è stato incriminato per reati sessuali riferiti a diversi episodi avvenuti molti anni fa. E’ il più alto rappresentante vaticano mai coinvolto in una inchiesta di pedofilia.

Le notifiche di reato sono state fatte dalla polizia dello Stato australiano di Victoria giovedì mattina ai rappresentanti legali di Pell a Melbourne e presentate al tribunale detto Magistrates Court, davanti a cui il prelato è chiamato a comparire il 18 luglio.

Nel dare l’annuncio il vice commissario di polizia Shane Patton ha precisato che le accuse riguardano più querelanti e che le indagini hanno interessato reati che sarebbero stati commessi negli anni 1970 a Ballarat, città nativa di Pell, dove allora era sacerdote.

Patton ha sottolineato che “il processo e le procedure seguite sono state le stesse di quelle applicate in una vasta gamma di reati sessuali storici, tutte le volte che li investighiamo”.

Pell ha ripetutamente respinto ogni asserzione contro di lui. Quando, in una recente intervista da Roma a una tv australiana, gli è stata menzionata la possibilità di essere incriminato, ha detto: “Vorrei solo riaffermare la mia innocenza. Confermo tutto quanto ho detto davanti alla commissione australiana d’inchiesta (sulle risposte istituzionali agli abusi sessuali su minori, ndr) e in altre sedi. Dobbiamo rispettare i dovuti procedimenti, aspettiamo la conclusione e ovviamente continuerò a cooperare pienamente”, ha aggiunto. Alla domanda se fosse disposto ad andare in Australia ha ripetuto: “Continuerò a cooperare pienamente”.

Lo scorso ottobre tre detective della task force della polizia del Victoria, istituita per indagare su fatti emersi durante i lavori della Commissione d’inchiesta sugli abusi sessuali su minori, si erano recati a Roma per interrogare Pell, il quale non si è sottratto alle domande. La sua collaborazione sarà necessaria anche adesso per far andare avanti il procedimento, dato che l’Australia ha un trattato di estradizione con l’Italia ma non con il Vaticano.

L’arcidiocesi di Sydney ha detto che il cardinale George Pell farà ritorno in Australia per contestare le accuse di abusi sessuali per le quali è stato incriminato.

Il cardinale Pell ha dichiarato di “rifiutare in toto le accuse” che gli vengono rivolte, di voler tornare in Australia per difendersi e di avere più volte nei mesi scorsi e anche recentissimamente, messo il corrente il Papa di questa situazione. Papa Francesco è stato “messo al corrente del provvedimento” a cui il cardinale Pell è sottoposto in Australia e gli ha concesso un “periodo di congedo perché si possa difendere”.