Vaticano. Il card. Bertone senza casa. Impresa fallita, lavori mega attico fermi

Pubblicato il 20 Giugno 2014 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA
Vaticano. Il card. Bertone senza casa. Impresa fallita, lavori mega attico fermi

Il card. Tarcisio Bertone: senza casa, perché l’impresa che gliela ristrutturava è fallita

CITTA’ DEL VATICANO – Il cardinal Bertone è ancora senza casa, il mega attico in Vaticano al centro di polemiche anche con Papa Francesco in cui l’ex segretario di Stato del Vaticano Tarcisio Bertone doveva ritirarsi a vivere. E chissà quando ci potrà appendere la sua berretta rossa da cardinale: l’impresa cui erano stati affidati i lavori è fallita,

“i rifacimenti sono ancora per aria in attesa che venga trovata una soluzione”.

Franca Giansoldati lo racconta sul Messaggero di Roma.

“Le lamentele che si ascoltavano erano sempre le stesse: «Mentre Papa Francesco rinuncia alla residenza papale nel Palazzo Apostolico per vivere in una stanzetta corredata di studiolo e bagno nel pensionato di Santa Marta, all’insegna di uno stile di vita modesto, anche per dare un concreto esempio di sobrietà e semplicità, il segretario di Stato uscente ha voluto una dimora di lusso e di ampia metratura». Due appartamenti uniti tra loro da ricostruire da cima a fondo, mediante un rifacimento hi tech a cura di un architetto”.

La nuova casa di Tarcisio Bertone è il risultato

“dell’accorpamento di due unità, la ex casa dalla famiglia di Camillo Cibin, lo storico comandante della Gendarmeria, scomparso da alcuni anni ed un appartamento analogo, dotato di una terrazza mozzafiato, dove ha vissuto un anziano monsignore nel frattempo deceduto. Il progetto di ristrutturazione prevede saloni di rappresentanza, lo studio e la cappella, per un totale di diverse centinaia di metri quadri. Secondo i maligni circa 600, secondo Bertone, invece, la metà […] sono circa 300. Il cardinale aveva poi rassicurato che i costi erano coperti da uno sponsor”.

Sfugge a Franca Giansoldati la stravaganza di un cardinale in pensione, per anni numero due di tutta la Chiesa cattolica, che trova uno sponsor, magari a sua insaputa. Il blocco dei lavori ha un effetto a catena sulla logistica delle alte sfere del Vaticano:

“Proprio in queste settimane era prevista la consegna dell’appartamento e, di conseguenza, il trasloco che doveva essere organizzato a ruota per lasciare libero, nella Seconda Loggia, l’appartamento destinato al nuovo Segretario di Stato. Purtroppo il trasferimento dovrà attendere. L’impresa edile che aveva ottenuto l’incarico è fallita. Di conseguenza i lavori si sono tragicamente bloccati. “In Vaticano c’è chi sorride ricordando che proprio il cardinale Bertone, all’inizio del suo mandato, aveva subìto un trattamento simile. Quando Benedetto XVI lo nominò Segretario di Stato, il cardinale Sodano restò nella seconda loggia per un altro anno, in attesa che gli venisse consegnata la maxi residenza sul colle vaticano. Bertone fu costretto a vivere e lavorare nel Torrione di San Giovanni, accanto alle antenne della Radio Vaticana. Stavolta però il nuovo segretario di Stato, Parolin, non sembra avere la stessa fretta. Vive benissimo a Santa Marta con Francesco”.