Vaticano prossimo obiettivo Isis: avvertimento Usa. Ma 007 italiani più cauti

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2015 - 21:16 OLTRE 6 MESI FA
Vaticano prossimo obiettivo Isis: avvertimento Usa. Ma 007 italiani: "No segnali"

Vaticano prossimo obiettivo Isis: avvertimento Usa. Ma 007 italiani: “No segnali”

ROMA – Il Vaticano è il prossimo bersaglio nella sanguinosa lista di obiettivi dell’Isis. Un avvertimento giunto alla Santa Sede da parte dei servizi segreti americani e che fa tremare l’Italia tutta, dopo le stragi di Parigi. Al punto che il telegiornale della tv di Stato israeliana Canale 1 ne ha fatto il titolo di apertura, senza fornire però ulteriori dettagli.

La notizia “esclusiva” è stata lanciata dall’esperto di questioni mediorientali di Canale 1 Oded Granot. Successivamente è stata ripresa in un tweet da Ayala Hasson, direttrice del tg. Ma gli oo7 italiani si sono subito affrettati ad abbassare i toni: il Vaticano è un “possibile obiettivo” dell’Isis ma al momento “non ci sono segnali concreti” che possano far pensare ad un attacco. Hanno fatto sapere fonti dell’intelligence italiana alla quale Mossad e Cia avrebbero inviato nei giorni scorsi informative in cui si analizzano i possibili scenari, senza però indicare elementi concreti di rischio.

La Santa Sede, e lo stesso papa Francesco sono da tempo un possibile obiettivo dei terroristi. E lo stesso leader dello stato islamico Abu Bakr al Baghdadi, nel luglio scorso, aveva pronunciato un discorso nel quale annunciava ai suoi seguaci la volontà di “conquistare Roma“.

Ecco perché, dicono gli 007, nelle analisi che vengono costantemente aggiornate, il Vaticano continua ad essere indicato come un obiettivo possibile. Ma sia le informative dei servizi alleati sia le informazioni raccolte dai nostri 007 non indicano al momento “segnali concreti di rischio o progettualità in corso”. “E’ possibile che qualcuno voglia alzare la posta – sottolinea una qualificata fonte d’intelligence citata dall’Ansa – ma allo stato non abbiamo elementi concreti per poter sostenere che vi siano rischi maggiori”.

Anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano, ha più volte negli ultimi giorni ribadito che non vi sono “segni pratici visibili” di possibili azioni sul nostro territorio, anche se l’Italia resta un obiettivo ad alto rischio: perché fa parte dell’Occidente e dei paesi che combattono il terrorismo. Oltre ad essere il centro della cristianità e, appunto, sede del Vaticano.