Venezuela: carne troppo cara, 50 macellai in carcere

Pubblicato il 1 Maggio 2010 - 00:52 OLTRE 6 MESI FA

hugo Chavez

Sia i negozianti sia i grossisti della carne devono fare in modo di lavorare “con prezzi giusti”: è quanto ha sottolineato il governo “bolivariano” del Venezuela, che secondo fonti di Caracas ha fatto arrestare una cinquantina di macellai, ritenuti responsabili di “speculare” con i prezzi della bistecca e altri prodotti.

“La carne deve essere venduta a un prezzo equo”, ha precisato il governo di Hugo Chavez, rilevando che i prezzi di alcuni dei macellai arrestati erano “circa il 90 per cento” al di sopra di quello che Caracas considera una misura ragionevole. Le ispezioni nelle macellerie sono state eseguite dagli uomini dell’Indepabis, l’organismo di protezione ai consumatori, riferisce la stampa locale, ricordando d’altra parte che i macellai sostengono a loro volta che sono i grossisti ad applicare prezzi troppo alti.

I responsabili dell’Indepabis hanno precisato che chi vende a prezzi esorbitanti “corre il rischio di incorrere nel delitto di ‘boicottaggio all’offerta di alimenti’, violando così la legge nazionale sull’accesso a beni e servizi”. Sul caro carne è intervenuto lo stesso Chavez, il quale ha ricordato che per alcuni tagli “il costo di produzione del chilogrammo non supera i 10 bolivares, mentre invece nel mercato capitalistico viene venduto fino a 40 bolivares: a chi rimane questo guadagno? Ai capitalisti”, i quali – ha concluso il presidente – “quando portano la carne dai centri di produzione in campagna in città, poi finiscono per venderla al prezzo che vogliono loro”. )