Venezuela, un tesoro inaspettato nel villaggio (poverissimo) di pescatori: “Lo vendiamo per sfamare le nostre famiglie”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 25 Dicembre 2020 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA
spiaggia venezuela, ansa

Venezuela, un tesoro inaspettato nel villaggio (poverissimo) di pescatori: “Lo vendiamo per sfamare le nostre famiglie” (foto Ansa di repertorio)

Il momento più straordinario della vita di un giovane pescatore venezuelano è iniziato nel modo più banale, mentre al mattino si recava alla latrina.

Tornando alla sua capanna con il tetto di lamiera sulla costa caraibica del Venezuela, il pescatore, Yolman Lares, ha visto qualcosa luccicare lungo la riva.

Smuovendo la sabbia, ha preso un medaglione d’oro con un’immagine della Vergine Maria.

Venezuela, il tesoro inaspettato in questo villaggio di poveri

Il villaggio di Guaca, un tempo per il Venezuela era il centro dell’industria di lavorazione del pesce ma ora è ridotto alla miseria per la mancanza di benzina e la chiusura della maggior parte dei piccoli impianti di confezionamento del pesce.

In mezzo a tanta miseria, la preziosa scoperta è sembrata un miracolo.

Lares ha raccontato tutto al suocero, anche lui un pescatore.

La notizia si è diffusa rapidamente e nel giro di poco tempo la maggior parte dei 2.000 residenti del villaggio si è unita a una frenetica caccia al tesoro.

Le persone si sono messe a setacciare ogni centimetro del lungomare, scavando intorno a pescherecci fatiscenti, persino dormendo sulla spiaggia per proteggere i pochi metri di spiaggia su cui si trovavano e l’eventuale fortuna che potevano nascondere.

Dalla fine di settembre, la ricerca ha portato alla luce centinaia di gioielli in oro e argento, ornamenti e pepite d’oro che si sono riversati sulla riva.

Agli abitanti del villaggio è stata offerta una sconcertante e meravigliosa – anche se di breve durata – tregua dal collasso economico apparentemente infinito del Venezuela.

Venezuela, decine di ritrovamenti nel villaggio

Decine di abitanti del villaggio hanno affermato di aver trovato almeno un oggetto prezioso, di solito un anello d’oro, che secondo alcuni report avrebbero venduto per ben 1.500 dollari.

Nessuno sa da dove provenga l’oro e come sia finito lungo alcune centinaia di chilometri della stretta spiaggia di Guaca.

Per Ciro Quijada, un operaio di un impianto ittico locale che ha trovato un anello d’oro, è opera di Dio.

Il mistero si è fuso con il folklore e le spiegazioni attingono alle leggende legate ai pirati caraibici, alle tradizioni cristiane e alla diffusa sfiducia nel governo autoritario del Venezuela.

La costa frastagliata intorno a Guaca, sulla penisola venezuelana di Paria, è punteggiata da baie e isole che nel tempo hanno dato rifugio agli avventurieri.

E’ stato su questa penisola, nel 1498, che Cristoforo Colombo è diventato il primo europeo a mettere piede nel continente sudamericano.

Successivamente, questa costa scarsamente difesa è stata regolarmente saccheggiata da bucanieri olandesi e francesi.

Attualmente è un paradiso per i trafficanti di droga e carburante e per i pirati che depredano i pescatori.

La fonte del tesoro di Guaca potrebbe rimanere sconosciuta poiché gli abitanti del villaggio hanno venduto quasi immediatamente gli oggetti che hanno trovato per acquistare cibo.

“Qualunque cosa scopriamo, va dritta in bocca”, ha detto Hernán Frontado.

L’uomo è un pescatore e suocero di Lares, che ha dovuto chiedere ai vicini la manioca, l’alimento locale più economico, per sfamare la sua famiglia prima di trovare diversi gioielli.

Frontado li ha venduti nella vicina città di Carupano per meno di quanto pensava valessero, per comprare riso, farina e pasta (fonte: Dnyuz.com).