Shailene Woodley, la ribelle di “Divergent” arrestata durante proteste con Sioux

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Ottobre 2016 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO Attrice Shailene Woodley arrestata durante proteste con Sioux

VIDEO Attrice Shailene Woodley arrestata durante proteste con Sioux

BISMARCK (NORTH DAKOTA) – Arrestata negli Stati Uniti l’attrice Shailene Woodley, 24 anni, protagonista di “Colpa delle stelle” e “Divergent”. Stava protestando a fianco di una tribù  Sioux in North Dakota contro la costruzione di un oleodotto.

L’attrice americana ha postato sui social media il momento dell’arresto e ha inveito contro gli agenti, accusandoli di arrestarla solo perché famosa.

In realtà la polizia ha detto di aver arrestato 26 persone insieme a Woodley, tutte con le accuse di “sommossa e violazione di proprietà privata”. L’arresto è avvenuto lunedì 10 ottobre attorno a mezzogiorno (ora locale) e in serata l’attrice è stata rilasciata. “Ha molto gradito il grande sostegno non solo personale, ma soprattutto per la lotta contro al costruzione del Dakota Access Pipeline”, ha dichiarato un suo portavoce.

Il video dell’arresto, girato in diretta con Facebook, è stato visualizzato due milioni di volte. La protesta contro l’oleodotto ha mobilitato molti nativi americani dopo che un giudice ha respinto la richiesta di una tribù Sioux locale, gli Standing Rock, di fermarne i lavori.

L’oleodotto, lungo 1.886 chilometri, dovrebbe attraversare North e South Dakota, Iowa e Illinois con una capacità di oltre 500mila barili al giorno. L’opera, del costo di 3,8 miliardi di dollari, dovrebbe attraversare il fiume Missouri un chilometro a nord delle terre della tribu. Ma il fiume è la principale fonte di acqua per gli ottomila abitanti della riserva e secondo i capi della tribù una perdita di petrolio causerebbe danni irreparabili.

Pochi giorni fa la Corte d’appello ha bocciato la richiesta della tribù di fermare i lavori. “La tribù Sioux degli Standing Rock non si ritira dalla lotta”, ha detto il capo David Archambault II. “Siamo guidati dalla preghiera e continueremo a combattere per il nostro popolo. Non ci daremo pace finché le nostre terre, il nostro popolo, le acque e i luoghi sacri saranno definitivamente al riparo da questo oleodotto distruttivo”.