Virus Ebola, medico guarito Morris Ibeawuchi: “Ecco come sono stato contagiato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Novembre 2014 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA
Virus Ebola, medico guarito Morris Ibeawuchi: "Ecco come sono stato contagiato"

Virus Ebola, medico guarito Morris Ibeawuchi: “Ecco come sono stato contagiato”

LAGOS – Era senza speranza, dopo aver contratto l’ebola dal diplomatico liberiano che aveva portato il virus in Nigeria. Ma ora è guarito, si sente “molto bene”. A raccontare come è andata, in un’intervista alla Stampa, è lui stesso, Morris Ibeawuchi, medico nigeriano che vive e lavora a Lagos.

“Ho contratto il virus da Patrick Sawyer, un diplomatico liberiano della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, che ha portato l’Ebola in Nigeria. Io ero il dottore che l’ha visitato. Sono entrato a stretto contatto con lui”.

Gli ha toccato la pelle?

“Sì, poi mi sono levato i guanti e ho portato un campione del suo sangue al laboratorio. Così ho contratto il virus. Ero molto vicino a lui, un po’ della sua saliva mentre parlavamo è entrata nella mia bocca”.
È rimasto a casa da quel giorno?
“Inizialmente no… poi a me ad altri è stato chiesto di rimanere a casa. Ci hanno dato termometri per tenere sotto controllo la febbre, volevano che li tenessimo aggiornati”.
Quando si è ammalato, quali sintomi ha avuto?
“Febbre molto alta. Poi mal di testa e sintomi della malaria”.
Dolori?
“Ero molto debole, la mia temperatura continuava a salire, fino a 41 gradi”.
Quando era a casa, che sintomi aveva?
“Non dormivo, mi svegliavo nel mezzo della notte con molta sete. La febbre era altissima. Pensavo fossi disidratato. Volevo in continuazione acqua ed ero inquieto”.

Si è sentito peggio quando è stato portato in ospedale?
“Quando sono arrivato ho iniziato a vomitare e defecare. Quando ero a casa, nei primi quattro giorni di sintomi, provavo a sopprimere queste mie necessità perché ero circondato da altre persone, mentre in ospedale ero solo. Rantolavo e ansimavo. Ero nelle mani di Dio. Nel bel mezzo della notte, ho bevuto un goccio d’acqua, con difficoltà. Mi sono detto che dovevo solo bere, per placare la sete. La mattina dopo mi sono svegliato e nonostante continuassi a vomitare e defecare, stavo meglio”.

Ma dopo quella notte è iniziata una dolorosa ripresa.

“Facevo fatica a respirare. Non riuscivo a camminare. Era molto doloroso”.
Qual è stato il momento peggiore?
!Il momento in cui il test è risultato positivo dimostrando che avevo contratto il virus Ebola. Ero senza speranze e depresso”.
Quando ha recuperato le speranze?
“Quando i miei sintomi sono cominciati a migliorare”.