Virus Zika: atleta indiana in quarantena dopo le Olimpiadi a Rio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2016 - 08:01 OLTRE 6 MESI FA
Virus Zika: atleta indiana in quarantena dopo le Olimpiadi a Rio

Virus Zika: atleta indiana in quarantena dopo le Olimpiadi a Rio

NEW DELHI – L’atleta indiana Sudha Singh, appena rientrata dalla partecipazione alle Olimpiadi di Rio è stata messa in quarantena nell’ospedale Fortis di Bangalore per aver manifestato sintomi che lasciano pensare ad una infezione da virus Zika. Lo scrive l’Hindustan Times.

Singh, che ha 30 anni ed ha partecipato alle eliminatorie per i 3.000 siepi, è stata esaminata dai medici avendo febbre alta e dolori alle articolazioni. Rapidi test hanno escluso la presenza di dengue e chikungunya. Campioni del suo sangue sono stati inviati all’Istituto nazionale di virologia di Pune, che risponderà nel giro di 48 ore.

Diasorin intanto, il gruppo italiano di diagnostica quotato alla Borsa di Milano, ha ottenuto tramite la controllata negli Usa un contratto per la realizzazione di nuovi test sierologici per l’identificazione di infezioni causate dal virus Zika da parte di BARDA (Biomedical Advanced Research and Development Authority), ente federale del Dipartimento americano per la salute, cui compete il monitoraggio e l’identificazione di soluzioni mediche e diagnostiche per fronteggiare potenziali emergenze sanitarie negli Stati Uniti. Lo annuncia la società.

Diasorin intende presentare i nuovi test sul proprio sistema di diagnostica (Liaison xl). Saranno prodotti nello stabilimento di Stillwater (Minnesota) e la società prevede possano essere commercializzati negli Stati Uniti a seguito dell’avvenuta autorizzazione da parte della Food and Drug Administration. In seguito Diasorin valuterà i tempi per richiedere ulteriori autorizzazioni alla commercializzazione in altri mercati, come Europa, Brasile e Cina. Barda, ricorda la società, sta facendo sviluppare diversi test per la diagnosi dello Zika, con l’obiettivo di aumentarne la disponibilità e ridurne potenzialmente i costi per i pazienti. Il progetto sarà finanziato in tutto o in parte con fondi federali del Dipartimento di Salute e dei Servizi Umani.