Wikileaks: accordo segreto tra Australia e Giappone per la caccia alle balene

Pubblicato il 4 Gennaio 2011 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA

Il governo laburista australiano, pubblicamente contrario alla caccia “scientifica” alle balene da parte del Giappone nelle sue acque territoriali in Oceano Antartico, contro cui ha avviato un’azione legale presso la Corte internazionale di giustizia, era segretamente disposto ad un accordo di compromesso con Tokyo. E’ quanto si afferma in cablogrammi diplomatici Usa, forniti dal sito Wikileaks al Sydney Morning Herald.

Nel febbraio 2010, secondo quanto si afferma nei messaggi, Canberra avrebbe accettato un compromesso che avrebbe consentito al Giappone di continuare la caccia purchè riducesse di 5.000 il numero di balene uccise in 10 anni ed escludesse le specie più grandi come le megattere e le balene azzurre. E purchè venisse chiusa la scappatoia del trattato baleniero internazionale che permette la cosiddetta caccia a fini di ricerca.

L’accordo aveva il sostegno della Nuova Zelanda e degli Usa, in vista della riunione della Commissione baleniera internazionale a metà dello scorso anno. L’opposizione conservatrice e i verdi hanno accusato il governo di aver ingannato gli australiani, opponendosi pubblicamente alla caccia ma accettando in segreto compromessi.

Le rivelazioni emergono mentre aumenta la pressione sul governo perchè mandi la sua nuova motovedetta antartica a sorvegliare e documentare le attività delle baleniere giapponesi e gli scontri con il gruppo di protesta Sea Shepherd, entrati nella fase culminante.

Dopo che questi ultimi hanno lanciato verso le baleniere bombe puzzolenti, hanno tentato di bloccare le eliche con cavi di acciaio e sono stati presi di mira con cannoni ad acqua, tre navi arpionatrici si sono lanciate all’inseguimento delle tre navi di Sea Shepherd per tenerle lontane dalla nave-mattatoio, l’ammiraglia Nisshin Maru. Il che ha impedito finora di cominciare la caccia.