Wikileaks, parla la mamma di Assange: “Per me lui è un eroe”

Pubblicato il 1 Dicembre 2010 - 16:37 OLTRE 6 MESI FA

Julian Assange

La mamma è sempre la mamma: anche l’hacker più ricercato del mondo ne ha una, ”preoccupata” per la sorte del figlio, ricercato da oggi in tutto il mondo dall’Interpol. Christine Assange è fuggita da Melbourne, ”per evitare l’assalto dei giornalisti”, e si è rifugiata sulla Sunshine Coast australiana, dove però l’ha scovata l’Abc.

”E’ mio figlio e lo amo, ovviamente non voglio che sia inseguito e imprigionato. Reagisco come farebbe ogni madre. Sono angosciata”, ha detto la signora Assange. Christine, figlia di emigranti irlandesi e scozzesi, dirige un teatro di burattini, sulle orme del marito che era titolare di una compagnia teatrale itinerante. A causa loro, stando alla leggenda, il piccolo Assange avrebbe cambiato casa ben 37 volte. Senza andare a scuola, ma studiando nelle biblioteche che di volta in volta trovava sul suo cammino.

”Molte cose sono state scritte su di me e su Julian che non sono vere”, ha voluto precisare la mamma, senza aggiungere altri dettagli. ”Non ho letto molto sulla vicenda Wikileaks”, ammette candidamente al Sunshine Coast Daily. Lo scorso agosto, al quotidiano aveva detto che ”mio figlio è una brava persona che fa buone cose per gli altri. Vuole che la gente sappia la verità. E’ un eroe per alcuni, un furfante per altri”, lasciando intendere che per lei Julian è ovviamente un eroe. La vita della famiglia Assange è stata molto burrascosa: quando Julian aveva otto anni, Christine lasciò il marito per un musicista, dal quale ebbe poi un figlio. La tempestosa relazione si concluse tempo dopo, nel 1982, degenerando in una contesa legale per la custodia del fratellastro di Assange.

”Ora dobbiamo scomparire”, avrebbe detto la donna al figlio. La leggenda narra che i tre, Christine, Julian e il fratellastro, si siano ”dati alla macchia” per ben otto anni. Una vicenda simile Assange l’ha poi patita personalmente: a 17 anni andò a vivere negli appartamenti occupati di Melbourne con una coetanea, che sposa un anno più tardi dopo aver scoperto che era incinta. Julian, all’epoca, era già una celebrità nel mondo hacker: nel 1991 viene accusato di 35 violazioni e arrestato. La compagna lo lascia, portandosi via il figlio che avevano avuto. I due hanno poi raggiunto un accordo nel 1999, dopo dozzine di audizioni e appelli.

”All’epoca fu sottoposto a una forte pressione – ha raccontato la madre Christine anni fa -, credo la vicenda gli abbia causato un disturbo post-traumatico da stress. Era come tornare dalla guerra. Credo che Julian abbia sofferto davvero molto”.