Sara’ l’Efsa, l’Autorita’ europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma, a valutare il nuovo studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna che ribadisce la tesi di una possibile cancerogenicita’ dell’aspartame, il dolcificante artificiale che trova ampio impiego nell’industria alimentare. Lo ha annunciato il prof. Paolo Stacchini, responsabile del reparto sicurezza chimica nelle filiere alimentari dell’Istituto superiore di sanita’ (Iss), precisando che la ricerca sara’ oggetto di una ”valutazione tossicologica” da parte del gruppo ‘Additivi’ dell’Autorita’. ”Il risultato dello studio – ha spiegato – non e’ una novita’ in assoluto.
Non troppo tempo fa diverse ricerche, sempre dell’Istituto Ramazzini, condotte su animali in laboratorio , avevano rilevato evidenze di cancerogenita’ in alcuni casi”. Queste ricerche, ha aggiunto Stacchini, sono state oggetto di ”valutazione tossicologica” da parte dell’Efsa, che aveva lavorato in coordinamento con il Consiglio Superiore di Sanita’ e il ministero della Salute. Nelle sue conclusioni l’Autorita’ aveva confermato un suo precedente parere in base al quale ”non si evidenziavano problemi tali da dover rivedere l’attuale impiego dell’aspartame”.
Gli studi erano stati valutati anche dal Joint Expert Committee on Food Additives (Jecfa) di Fao/Oms, organismo omologo al gruppo ‘Additivi’ dell’Efsa, che era giunto ad analoghe conclusioni. La valutazione tossicologica dello studio, ha sottolineato Stacchini, e’ fondamentale perche ”qualsiasi ricerca non puo’ dare un’indicazione definitiva su un argomento. Qualsiasi studio deve essere valutato e verificato, per accertare tra le altre cose se rispetta gli standard internazionali”.