Barbecue, 10 regole per una grigliata perfetta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2015 - 17:34 OLTRE 6 MESI FA
Barbecue, 10 regole per una grigliata perfetta

Barbecue, 10 regole per una grigliata perfetta

ROMA – Arriva l’estate e la voglia di barbecue, ma per avere una grigliata perfetta e sana basta seguire 10 regole. Dal privilegiare la carne bianca e marinarla rigorosamente prima della cottura, a cercare di tenere una brace viva senza fumi. Se preferite una grigliata sana, anche le verdure cucinate sulla griglia sono perfette.

Ecco i 10 consigli per la grigliata del sito Caffeinache spiegano nel dettaglio come avventurarsi al meglio nel regno dei barbecue:

“1. Privilegiare la carne bianca. “La carne rossa è più dannosa per la salute di quella bianca per via della sua caratteristica composizione anche di acidi grassi”. A spiegarlo è stato il prof. Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Università di Milano. Quindi, largo a pollo, agnello, maiale, tacchino e tanta tante verdure.

2. Fiamma bassa e braci lontane. Il cibo non va messo mai a contatto con la brace e il fuoco stesso andrebbe tenuto basso per non far carbonizzare le carni.

3. Contorni sani. Sempre secondo il prof. La Vecchia: “Il contorno ideale per accompagnare alimenti grigliati è rappresentato da una porzione di crucifere (cavolfiore, cavolo cappuccio, broccoli, crescione, rucola, ravanelli) o altre verdure cotte a vapore e condite con olio extravergine d’oliva crudo”. Questi ortaggi, contengono sostanze capaci di combattere gli effetti dannosi della carne alla brace.

4. Marinare le carni prima della cottura. Una buona marinatura in olio, aceto, succo di limone e spezie diminuisce la possibilità di formazione di scorie dannose. In alternativa alla marinatura, la carne può essere messa a bagno per circa mezz’ora in una emulsione di birra, meglio se scura.

5. Il fumo fa male. Il fumo emesso dalla combustione della brace, venendo a contatto con la carne accentua i rischi; cercare di mantenere sempre una brace viva senza fumi.

6. Pane, verdure, tofu: avanti tutti “Grigliata” non vuol dire solo carne: piatti gustosi grazie a questo metodo di cottura ce ne sono a decine anche per i vegetariani. Qualunque sia l’alimento, bisogna comunque evitare che si carbonizzi, che liberi gocce di grasso sulla brace, che venga avvolto dal fumo, che sia lasciato a cuocere troppo a lungo. L’imperativo categorico deve essere: temperatura non troppo elevata e permanenza sul fuoco più breve possibile. Le parti eventualmente bruciacchiate dovrebbero essere eliminate, raschiando con un coltello.

7. Da non dimenticare: la precottura Prima di mettere la carne sulla griglia è opportuno privarla di tutto il grasso visibile o, nel caso del pollame, della pelle e poi cuocerla per qualche minuto in forno o in un tegame antiaderente. L’accorgimento consente di lasciarla per poco tempo sulla griglia, limitando l’esposizione a un nocivo eccesso di calore. «L’alta temperatura aumenta la possibilità che alcune zone si carbonizzino e, di conseguenza, aumenti la concentrazione di sostanze tossiche» spiega il professor Carlo La Vecchia.

8. Occhio a gocce di grasso e succhi Mantenere una distanza di sicurezza tra carne e brace serve anche a evitare che eventuali gocce di grasso finiscano sul fuoco, contribuendo alla produzione di fumi tossici. Per evitare che dalla carne escano succhi che potrebbero aumentare il fumo, per girare bistecche, salsicce, cosciotti conviene usare una paletta o le apposite pinze, che non bucherellano.

9. Occhio alla quantità (della carne) Per quanto riguarda la quantità della carne non bisogna eccedere, ma questo vale anche per gli altri tipi di cottura. Al riguardo, nel 2007 il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha suggerito di non consumare più di 500 grammi di carne la settimana. «In quanto alla cottura, quella alla griglia è da scegliere solo occasionalmente» raccomanda l’epidemiologo Carlo La Vecchia.

10. In ogni caso, secondo l’esperto è meglio ridurre al minimo le grigliate durante l’anno o farne di più ma seguendo sempre i consigli”.