Pranzo Natale: spesi 2,8 miliardi di euro in cibo

Pubblicato il 25 Dicembre 2009 - 13:36| Aggiornato il 31 Dicembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Prodotti locali, genuini e cucinati in caasa: per il cenone della vigilia e il pranzo di Natale gli italiani hanno speso 2,8 miliardi di euro.

È questo il bilancio stimato dalla Coldiretti per i tradizionali appuntamenti natalizi durante i quali, a fronte di una crescita dei menu tradizionali Made in Italy, si registra l’abbandono delle mode esterofile del passato.

Sulle tavole italiane, secondo Coldiretti, in questo Natale 2009 meno caviale, ostriche, salmone e champagne e più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche.

Sembra dunque rafforzata la tendenza alla riscoperta del legame con i prodotti del territorio che si è espressa nella preparazione delle ricette del passato: dai cappelletti in brodo della Romagna al cappone in Piemonte, dai Canederli in Trentino alla minestra di cardi in Abruzzo, dalla Brovada e muset con polenta in Friuli, alle scillatelle in Calabria, dal pandolce in Liguria al fristingo nelle Marche e le molte altre specialità presenti in tutte le Regioni italiane.

La maggioranza delle tavole sono state infatti imbandite con menù a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in un miliardo e cento milioni di euro per carni o pesce, di 400 milioni per primi piatti e condimenti, di 500 milioni per dolci con gli immancabili panettone e pandoro, 300 milioni per vini e spumanti, 200 milioni per salumi e formaggi e 300 milioni per frutta fresca o secca.