Dagospia: le diedi domande a Mario Monti. Dall’Imu agli F-35

Pubblicato il 28 Gennaio 2013 - 16:21| Aggiornato il 9 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il sito Dagospia pubblica dieci domande dirette al presidente del Consiglio uscente e candidato alle prossime elezioni, Mario Monti. Dieci domande che il sito di Roberto D’Agostino farà via via a tutti i candidati premier. Si va dalle politiche economiche che si intendono mettere in campo, a valutazioni sul caso Mps agli F-35

1. Cosa fa sull’Imu, la taglia, la rimodella o la raddoppia subito per evitare che qualche incauto successore a Palazzo Chigi la elimini, come da Lei stesso paventato nella Sua conferenza stampa prenatalizia?

2. Cosa fa sul redditometro, revoca il decreto o lascia che sia il nuovo inquilino di Palazzo Chigi (chiunque esso sia) ad occuparsene?

3. Era stato informato poco e male o era consapevole della situazione del Monte dei Paschi quando ha rifinanziato la banca con 3,9 miliardi di euro? Perché il Monte non è obbligato a restituire allo Stato i soldi avuti con i suoi bonds e perché gli interessi sugli stessi li potrà pagare con altre obbligazioni senza scadenze? E perché lo Stato, visto che mette i soldi, non ne assume anche la responsabilità formale nominando un commissario e non lasciando il banchiere Pd scelto dal Pd che “sogna” (testuale, vedi intervista al Sole 24 Ore di Alessandro Profumo) un socio straniero che benefici dei soldi dei contribuenti italiani mentre si vuol continuare a fare gli affari del Pd? E perché Lei di giorno polemizza con il Pd e di notte fa i decreti per dare i soldi al Monte e lasciare tutto in mano allo stesso Pd?

4. Cosa fa sugli F35, perché non li dimezza da 90 a 45 e assegna le risorse risparmiate agli esodati? I contratti stipulati lo consentono?

5. Perché sinora non ha ancora twittato una bella foto con i suoi alleati di coalizione Casini Pierferdinando e Fini Gianfranco? Nella campagna all’americana che sta facendo, i suoi consulenti non ne segnalano la mancanza?

6. In Europa Lei ha detto di non riconoscersi né nel Ppe né nel Psoe, né in altra famiglia politica. Vuol rifare un’altro Ulivo europeo, come il professor Prodi

7. La sovranità popolare, secondo la sua visione politica, è un orpello o la ragione fondante delle democrazie occidentali?

8. Perché non ha insistito per candidare nella sua lista la professoressa Fornero, che ha firmato le due riforme più importanti del Suo governo? O ritiene che le due riforme in questione non siano molto difendibili, alla prova degli esodati e delle aziende costrette a licenziare per non poter più mantenere, proprio in base alla riforma del lavoro del Suo governo, dipendenti che pure avevano trovato una stabilita’ di rapporto di lavoro in base ai contratti prima vigenti?

9. Che fine hanno fatto le sue promesse di una politica “pink e green”, come soavemente ebbe a dichiarare nella famosa conferenza stampa prenatalizia? Dov’è la sua Agenda, gia’ rimessa nel cassetto di fronte al teatrino giornaliero della politica?

10. Come mai, gentile professore, la sua iniziativa politica di scomporre il bipolarismo lascia comunque due poli i quali si sono soltanto scambiati la posizione di testa? Come pensa di assicurare la governabilità del Paese, avendo fatto l’ennesimo partitino?