Debora Attanasio, segretaria di Schicchi. 9 anni tra Cicciolina, Moana…

Pubblicato il 29 Maggio 2013 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nove  anni passati tra Cicciolina, Moana Pozzi, Milly D’Abbraccio e Eva Henger. Nove anni passati ad ascoltare i loro capricci, i loro sfoghi e fissare gli appuntamenti. Nove anni che sono diventati un libro dal titolo divertito: “Non dite a mamma che faccio la segretaria”.

A scriverlo, come racconta Dagospia riprendendo un articolo di Stefano Ciavatta per il Fatto Quotidiano, è stata Debora Attanasio, ora giornalista di Marie Claire e per quasi dieci anni segretaria del re del porno italiano, quel Riccardo Schicchi scomparso da pochi mesi.

Il libro è ovviamente una piccola miniera di aneddoti. Attanasio racconta di nove anni vissuti in un residence sulla Via Cassia, a Roma, che Schicchi aveva trasformato in una sorta di colonia delle pornostar. Da Moana a Cicciolina vivevano tutte là e là con Schicchi, la  segretaria pianificava film, e tutto il mondo del porno che ruotava attorno alle dive.

Scrive Ciavatta:

Il diario ruota intorno a Schicchi, irrequieto folletto in giacca e cravatta che irrompe negli uffici, sbuffa, pensa continuamente a slogan, spettacoli e nuove starlette, sempre attaccato al suo ingombrante cellulare Nec P3 dal costo di due milioni. Le mura del quartiere generale trasudano erotismo kitsch: murales di Milo Manara, pannelli sexy-futuristici,specchi serigrafati, tavoli a vetro con zampe di legno dorato, vasche a forma di cuore, salvadanai di Moana che quando ci infili una moneta dicono “I love you”.

Oltre al lavoro da segretaria ci sono i piccoli incidenti di percorso, i capricci delle pornostar da assecondare o da frustrare:

Sopportare le sfuriate di Milly D’Abbraccio contro le colleghe d’Ungheria, “una nazione con quattro abitanti e centomila stelline”, e i deliri di passione per Bossi e Sgarbi. Tollerare le ritrosie di Mercedes Ambrus, che Schicchi non riuscì mai a sposare e di cui ascoltava la voce, pagando la hotline, prima di addormentarsi . C’è Moana, smalto color carne e unghia del mignolo laccata d’oro, che si lamenta di Claudio Amendola “perchè l’acquario non è un buon segno”, quando arriva dentro Diva Futura lascia una lunga scia di Tresòr Lançome.

Attanasio tenta anche una piccola avventura politica:

In appoggio a Moana per le comunali del 1992, l’Attanasio prenderà dieci voti come consigliere comunale

C’è insomma un po’ di tutto. Tranne che il set o il semplice spogliarsi. Là, nuda a recitare, la Attanasio non è finita mai. Per nove anni ha fatto soltanto la segretaria.

Francesco Malcom, Debora Attanasio, Eva Henger e Ferdinando Ventura

Francesco Malcom, Debora Attanasio, Eva Henger e Ferdinando Ventura