Nel 2011 il Veneto leghista ripagherà l’addizionale Irpef sulla Sanità abolita nel 2009. Più che un salasso, uno choc da tassa

Pubblicato il 29 Dicembre 2010 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA

Nel 2011 i veneti ripagheranno l’addizionale Irpef sulla Sanità che era stata abolita nel 2009, oppure pagheranno un ticket sulle prestazioni sanitarie e sui farmaci. In entrambi i casi: tasse. L’addizionale Irpef è il tipo di tassa in arrivo “preferita” dalla Lega e dal Governatore leghista Zaia. Il ticket su prestazioni e farmaci è invece il tipo di tassa “preferito” dal Pdl veneto che il Veneto governa insieme alla Lega. E’ scritto nei conti della Regione: un deficit della spesa sanitaria pari a 140 milioni di euro, deficit di cassa. E quasi un miliardo e mezzo di euro di euro da coprire per gli ammortamenti delle aziende sanitarie della Regione. Lega e Pdl sono divisi su quale tassa applicare: la Lega avversa il ticket perché “colpisce in maniera indifferenziata e tocca soprattutto gli anziani”, il Pdl non vuole l’addizionale perché è una palese contraddizione con il comandamento berlusconiano di “non mettere le mani nelle tasche degli italiani”. Ma, se non è zuppa è pan bagnato, sempre tassa sarà e, se Lega e Pdl veneti non si metteranno presto d’accordo, a mettere la nuova tassa ci penserà, per legge nazionale e obbligo di legge, il governo nazionale, quello sempre di Pdl più Lega.

Per il Veneto e per i veneti, più che un salasso, sarà uno choc. Politico e psicologico prima ancora che di portafoglio. Non solo e non tanto perché hanno votato in forma plebiscitaria la Lega e il Pdl, entrambi sinonimi di mai più tasse. La Lega, di certo in Veneto molto più del Pdl, ha consenso e radicamento tale da poter “spiegare” la tassa e farla digerire. Non solo, in Veneto la Lega è partito sul territorio molto realistico e pragmatico, ha forza e argomenti per dimostrare che la nuova tassa, qualunque sia, è inevitabile e assorbibile. Lo choc è altro, è il non sentirsi più “finalmente al riparo”. Nel voto e nella scelta massiccia e consolidata per la Lega la maggioranza dei veneti ha visto la costruzione di una barriera difensiva rispetto ai difetti e alle emergenze nazionali, anche quelle di bilancio. Scoprire oggi che una marcata autonomia non significa automaticamente bilanci sani e tasse in calo questo è lo choc. L’anno prossimo pagheranno l’addizionale Irpef oppure il ticket sulla Sanità aboliti l’anno passato, ma soprattutto i veneti scopriranno che la Lega può essere buon governo ma che non esiste “ombrello leghista” che rende invulnerabili alle tasse.