“Abisso” Confindustria: Pil a -2,4% nel 2012, niente pareggio nel 2013

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 28 GIU – ”Siamo nell’abisso”, sottolinea il capoeconomista di Confindustria, Luca Paolazzi, illustrando le stime sul Pil tagliate rispetto alle precedenti previsioni: per il 2012 al -2,4% (dal -1,6%); per il 2013 al -0,3% (dal +0,6%). La recessione e’ ”piu’ intensa”, la ripresa e’ ora attesa ”dalla seconda meta’ del 2013”.

I conti pubblici migliorano ”vistosamente”, ma ”si allontana il pareggio di bilancio”, secondo il Centro studi di Confindustria. Il deficit pubblico nel 2013 sara’ a -1,6% del Pil e non di -0,1% come prospettato a dicembre. Nel 2012 si assestera’ invece a -2,6%, in peggioramento di 1,1 punti a causa della crisi.

Anche ”se non siamo in guerra” i ”danni economici fin qui provocati dalla crisi sono equivalenti a quelli di un conflitto e a essere colpite sono state le parti piu’ vitali e preziose del sistema Italia”, rileva il centro studi di Confindustria. Colpite le parti ”da cui dipende il futuro del Paese”.

Il 2013 si chiudera’ con un milione e 482mila posti di lavoro in meno dal 2008, inizio crisi (in termini di unita’ di lavoro equivalenti a tempo pieno):era -1 milione e 276mila a inizio 2012. La disoccupazione salira’ al 10,9% a fine 2012 e tocchera’ il record del 12,4% nel quarto trimestre 2013 (13,5% con la Cig).

La pressione fiscale effettiva , depurata dal sommerso, ”schizzera’ al 54,6%” nel 2013 dal 54,2% del 2012, secondo il Centro studi Confindustria. E’ al 51,1% nel 2011. Continua la corsa anche della pressione apparente, dal 42,5% del 2011 al 45,1% del 2012 fino al 45,4% del 2013. Le entrate fiscali sono ”in forte accelerazione”, +5,2% quest’anno, per poi rallentare al +2,6% nel 2013.