Agricoltura, Ue: le opzioni per una nuova Pac

Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 01:33 OLTRE 6 MESI FA

Queste le opzioni di revisione dell’attuale Politica agricola comune (Pac) suggerite oggi dalla Commissione europea al Parlamento e al Consiglio Ue, con l’obiettivo di giungere a una proposta di riforma dell’agricoltura europea dopo il 2013. La Pac e’ l’unica politica economica dove il 90% dei fondi sono gestiti e contabilizzati a Bruxelles. I principali elementi riguardano i pagamenti diretti agli agricoltori, le misure di mercato e lo sviluppo rurale.

– PAGAMENTI DIRETTI – In futuro potrebbero essere composti da quattro fattori. Un tasso di base che funge da sostegno al reddito; un aiuto supplementare per gli agricoltori che scelgono su una lista predefinita di seguire pratiche agroambientali, come i pascoli perenni, la rotazione delle colture o il ‘gelo’ delle terre; un pagamento supplementare volto a compensare vincoli naturali speciali (per le zone sfavorite); e una componente facoltativa per determinati settori.

– NUOVO REGIME PER LE PICCOLE AZIENDE – Si punta tra l’altro a sopprimere la burocrazia per la concessione degli aiuti, favorendo la loro presenza sui mercati locali e i circuiti commerciali brevi.

– MASSIMALE SUGLI AIUTI – Fissare un tetto sull’aiuto di base, ma con eccezioni per tener conto del contributo delle aziende di grande dimensioni all’occupazione rurale.

– MISURE DI MERCATO – Si suggerisce tra l’altro di rafforzare gli strumenti di gestione dei rischi, oppure di razionalizzarli, migliorarli e semplificarli. L’idea comunque e’ di mantenere una rete di sicurezza in caso di crisi.

– SVILUPPO RURALE – Si punta ad adeguare e integrare gli strumenti esistenti per renderli piu’ coerenti con le priorita’ dell’Ue, ad esempio focalizzando il sostegno sull’ambiente, il cambiamento climatico, o ancora la ristrutturazione e l’innovazione per favorire iniziative regionali e locali. Tra le opzioni c’e’ anche quella di rafforzare gli attuali strumenti di gestione dei rischi.