Gran Bretagna, aiuti all’economia per 2,5 miliardi di sterline

Pubblicato il 24 Marzo 2010 - 16:58 OLTRE 6 MESI FA

Alistair Darling

La Gran Bretagna vara un piano per lo sviluppo da quasi 3 miliardi di euro poco prima del voto del 6 maggio. La finanziaria 2010-2011  per il Regno Unito ha al centro un pacchetto di aiuti per 2,5 miliardi di sterline:  lo ha annunciato il Cancelliere Alistair Darling presentando il Budget alla camera dei Comuni.

Il pacchetto, ha spiegato, «serve ad assicurare la ripresa, ridurre l’indebitamento, e investire nel futuro dell’industria britannica», oltre a «definire un cammino verso la properità a lungo termine». Darling ha detto che «le scelte giuste sono state fatte» per fronteggiare la crisi, incluso il sostegno alle banche, che però dovranno ridare tutto ai contribuenti.

A questo proposito ha ricordato che la tassa al 50% sui bonus dei banchieri ha portato nelle casse dello stato circa 2 miliardi di sterline, “il doppio del previsto”. Il ministro si è nuovamente detto favorevole a nuove regole per il sistema bancario, ma solo se queste verranno coordinata a livello globale.

Il partito laburista ha guidato con mano salda il Paese attraverso la recessione, e ora ha le carte in regola per rafforzare e governare la nascente ripresa: con quest’idea-guida il cancelliere dello Scacchiere britannico Alistair Darling ha presentato oggi la legge finanziaria 2010-11, l’ultima prima delle elezioni previste per maggio, e nella quale spiccano sgravi e facilitazioni a favore della classe media e dei meno abbienti, e qualche aggravio sui ricchi.

Il provvedimento-simbolo è la cancellazione dell’imposta di bollo su chi compra una casa per la prima volta, a patto che questa costi meno di 250.000 sterline; per converso, e per pagare questi sgravi, le tasse salgono per chi compra una casa da oltre un milione di sterline e per i redditi sopra le 130.000 sterline all’anno. E, a testimoniare, che il suo governo “ha fatto le scelte giuste”, il ministro del Tesoro ha detto che il deficit nel 2010-11 scenderà a 163 miliardi di sterline il prossimo anno, contro i 176 miliardi che lui stesso aveva previsto lo scorso anno, per poi calare a 74 miliardi nel 2014-15: «Il deficit risulterà inferiore di 100 miliardi di sterline entro il 2013-14 rispetto a quanto stimato nella finanziaria dell’anno scorso ».