Alitalia, carburante fino al 12/10. Tra 2 settimane rischio libri in Tribunale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Ottobre 2013 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA

Alitalia, carburante solo fino a 12 ottobre. Eni: "Non possiamo tenerla in vita"ROMA – Alitalia avrà carburante solo fino al 12 ottobre. “Non possiamo certo tenerla in vita noi”, dice l’ad di Eni Paolo Scaroni. Dopo la fumata nera a Palazzo Chigi la sera del 7 ottobre sul destino della compagnia di bandiera, arriva l’allarme per il carburante che sta finendo.

Restano così ad Alitalia solo pochi giorni per trovare una soluzione alla profonda crisi di liquidità: solo due settimane restano alla compagnia prima che sia costretta a portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento, spiega una fonte governativa all’agenzia Reuters.

 

L’unica salvezza per Alitalia sembra rimanere Air France, anche se il governo preferirebbe trovare un partner italiano. E intanto il ministro per i Trasporti, Maurizio Lupi, smentisce che il governo abbia mai chiesto alle Ferrovie dello Stato di entrare in Alitalia.

La situazione per Alitalia è tutt’altro che rosea, e le parole di Scaroni non alleviano gli animi. Il 12 ottobre il carburante di Alitalia finirà e non ne avrà altro: “Non possiamo rinnovare il fido a una società che non dà sicurezza. Abbiamo già un’esposizione importante ma se la società non riscuote nemmeno la fiducia dei suoi azionisti, non possiamo tenerla in vita noi con il carburante”.

Il Corriere della Sera riporta le dichiarazioni di Reuters:

“«Alitalia rischia di portare i libri in tribunale se nel giro di un paio di settimane non si trova una soluzione sull’aumento di capitale» ha riportato Reuters. La compagnia aerea italiana è alla ricerca di 500 milioni di euro di capitali freschi dopo aver accumulato perdite per più di 840 milioni e debiti per circa un miliardo da quando nel 2009 è stata rilevata da un gruppo di imprenditori italiani e al 25% da Air France-Klm.”

Air France e Alitalia continuano dunque le negoziazioni, aggiunge il Corriere della Sera:

“Alitalia ed Air France-Klm stanno negoziando le forme di una eventuale aumento dei franco-olandesi nel capitale del gruppo italiano. Nel frattempo Enrico Letta sta cercando un soggetto pubblico in grado di sostenere finanziariamente la compagnia italiana, che occupa 14.000 persone, in vista del matrimonio con i francesi. Il governo si sarebbe rivolto anche alle Ferrovie dello Stato ma poi le cose non sono andate a buon fine. Da più parti si è chiesto l’intervento di Cassa depositi e prestiti e delle sue controllate, tra cui Fsi, Sace e Fintecna che però per statuto non possono assumere partecipazioni in aziende decotte”