Alitalia, ipotesi 1500 esuberi. Camusso: “Non esiste prendere o lasciare”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Luglio 2014 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA
Alitalia, esuberi scendono a 1500. Camusso: "Non esiste prendere o lasciare"

Alitalia, esuberi scendono a 1500. Camusso: “Non esiste prendere o lasciare”

ROMA – “Non esiste prendere o lasciare”. Susanna Camusso, segretario della Cgil, commenta così il piano di tagli dell’Etihad per Alitalia. Al momento gli esuberi sono scesi dai 2700 prospettati inizialmente a 1500. Intanto i piloti e gli assistenti di volo hanno indetto uno sciopero di 24 ore per il 20 luglio prossimo per protestare contro la mancata chiamata dei propri sindacati al tavolo di lavoro del Ministero dei Trasporti.

Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, avvisa:

“Senza la piena adesione del sindacato al piano industriale non siamo disposti a partecipare al finanziamento”.

Il numero di esuberi scende a 1500, ma i problemi non sono ancora finiti, scrive Repubblica:

“il numero di esuberi, oggetto di un giro di consultazioni tra sindacati e governo al Ministero dei Trasporti. Secondo le ultime indiscrezioni filtrate, si legge su Repubblica in edicola, il lavoro sottotraccia di governo e sindacati è quasi terminato e si dovrebbe arrivare ad una riduzione sostanziosa degli esuberi nell’ex compagnia di bandiera: si riuscerebbe a scendere a 1.500 complessivi, circa 750 in meno rispetto ai 2.251 previsti dal piano e sbandierati in faccia a lavoratori e sindacati. Proprio Etihad, che ha già l’accordo per salire al 49% del vettore italiano e investire circa 560 milioni, aveva messo le uscite tra punti “non derogabili”.

La soluzione sugli esuberi, scrive Repubblica, sarebbe però vicina:

“Si sarebbe trovato un accordo di massima sui 1.500 dipendenti, compresi i 750 in cassa integrazione volontaria a zero ore (in uscita il prossimo anno), già fuori del vettore”.

La Camusso, entrando al ministero dei Trasporti per il confronto dei sindacati con il governo, ha dichiarato:

“Non esiste il prendere o lasciare quando c’è di mezzo il futuro di migliaia di persone. Bisogna costruire una prospettiva per Alitalia e i lavoratori”.

Ma piloti e assistenti di volo non sono soddisfatti e annunciano uno sciopero di 24 ore per il 20 luglio:

“Lo hanno indetto da Anpac, Avia e Anpav, dopo l’intesa tra Alitalia ed Etihad e contro la scelta “antidemocratica” del governo di convocare solo Cgil, Cisl e Uil. “Il Ministero dei Trasporti – spiega una nota – reitera l’incomprensibile scelta di non convocare le associazioni sindacali di piloti e assistenti di volo sul tema. Un atto palesemente antidemocratico che ignora la rappresentatività ampiamente maggioritaria di Anpac, Avia e Anpav e che si pone in palese contrasto con l’annunciata volontà del governo di svolgere il ruolo di facilitatore del buon esito della difficile trattativa tra Alitalia ed Etihad”, riferiscono i tre sindacati che definiscono “miope” l’esecutivo”.