Alitalia-Etihad: manca l’intesa con i sindacati. Governo continua la trattativa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Luglio 2014 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA
(foto d'archivio)

(foto d’archivio)

ROMA – Manca ancora l’intesa: la trattativa Alitalia-Etihad prosegue ma, come dicono fonti sindacali “ma non è stata raggiunta un’intesa, ci sono ancora nodi da sciogliere”. In particolare, “deve essere approfondita la proposta Poletti sulla ricollocazione”.

Intanto verso le 12 di oggi, sabato 12 luglio, il tavolo governo-sindacati-azienda su Alitalia è sospeso per un pausa. Secondo quanto si apprende il governo si è riservato di rispondere alle osservazioni avanzate dai sindacati.

Duro il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: “La trattativa ha i suoi tempi. Se non si risolvono i problemi non si chiude”. L’ad della società, Gabriele Del Torchio, però, è ottimista: “Sono fiducioso, andiamo avanti”.

La volontà del governo – annunciata dal ministro del Lavoro, Giuilano Poletti – era quella di sperimentare per la prima volta il contratto di ricollocamento previsto dalla legge di Stabilità con uno stanziamento già definito di 15 milioni. Il contratto consente a chi è in mobilità di “fare un accordo con le agenzie del lavoro in questo caso del Lazio, con il supporto di una unità di missione con i ministeri interessati (Lavoro e Infrastrutture), la Regione in collaborazione con Enac”. Si tratta di “una cosa mai fatta prima che sperimentiamo con Alitalia. Non è una garanzia, ma un contratto di servizio che prevede obblighi per i lavoratori, l’agenzia e le istituzioni, ed è una anticipazione delle politiche attive del lavoro che si fa fatica a far partire”.

Nel frattempo gli esuberi sono stati ridotti a 980 rispetto ai 2251 iniziali: per 250 assistenti di volo Alitalia ed Etihad hanno assicurato la possibilità di fare contratti di solidarietà, mentre altri 1.020 lavoratori verranno ricollocati in altre aziende. Infine, i 980 che andranno in mobilità.

Sabato “sarà presentata la sintesi del lavoro fatto in questi giorni”, aveva spiegato il Ministro Lupi, aggiungendo che “si è lavorato bene fino ad oggi, non vedo perché non si debba chiudere positivamente. Da parte mia e del governo c’è responsabilità e serietà”. Ha ricordato, infine, che l’amministratore delegato di Etihad, James Hogan, arriva in Italia martedì e bisogna dunque dargli una risposta.