Tagli al personale Alitalia: a rischio hostess, piloti e lavoratori ‘stagionali’

Pubblicato il 16 Luglio 2012 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA
(Foto LaPresse)

ROMA – Alitalia è pronta a tagliare il personale. I dipendenti a rischio sarebbero 600, come affermato circa un mese fa dal neo amministratore delegato Andrea Ragnetti. C’è però il sospetto che a perdere il posto di lavoro potrebbero essere oltre 1000 persone tra amministrazione, alcune centinaia di assistenti di volo e una decina di piloti. Senza contare poi i 500 lavoratori “stagionali”  che pur non essendo “esuberi” del personale, potrebbero non vedersi rinnovato il contratto. Misure da prendere in fretta per Alitalia, che nei primi bilanci del 2012 ha già perso 131 milioni di euro.

“Non saranno i mille di cui ho sentito parare, ci mancherebbe!”, aveva detto l’ad Ragnetti. Una frase che però non sembra rassicurare chi rischia il posto di lavoro. Gli ambienti sindacali si stanno ora muovendo per trovare una soluzione alternativa alla cassa integrazione.

Una proposta sarebbe quella dei contratti di solidarietà a rotazione per hostess e steward con contratto a tempo indeterminato. Ciò perché la cassa integrazione non avrebbe più la copertura dell’80% dello stipendio lordo attraverso il Fondo straordinario di garanzia del trasporto aereo che è stato tagliato e con la nuova cassa integrazione lo stipendio lordo sarebbe poco più di mille euro.

Forse quelle sindacali appaiono stime pessimistiche, oppure si basano sul ragionamento che la domanda di trasporto aereo si è sensibilmente contratta, che a causa della crisi altre grandi compagnie aeree nel mondo stanno tagliando migliaia di posti di lavoro, e che l’Alitalia – dopo la cassa integrazione e la mobilità volontaria fino a 700 dipendenti concordata l’anno scorso – nel suo ‘annus horribilis’ dalla nascita nel 2009, sia destinata a ridurre tratte e ore di volo e quindi anche personale navigante.

Una possibilità che potrebbe concretizzarsi se l’Antitrust in ottobre dovesse imporre ad Alitalia di cedere slot (fasce orarie di decollo e atterraggio) sulla Roma-Linate ad altre compagnie. L’ipotesi sindacale di esuberi fra assistenti di volo e piloti in Alitalia prevede un numero inferiore di fuoriuscite nel caso di proposta di riassunzione in CityLiner, il braccio regionale (tratte di corto e medio raggio) della compagnia in cui gli stipendi sono piu’ bassi.

Sullo sfondo c’è anche la trattativa per la definizione del nuovo contratto (che coinvolge circa 100mila addetti) che i sindacati confederali vogliono ‘unico di settore’ e le compagnie associate ad Assaereo (in cui Alitalia e’ tornata di recente) ‘unico di vettore’ distinto da quello dei lavoratori di terra degli handler.

Fra una settimana, intanto, l’Antitrust si esprimerà sull’acquisizione di Windjet da parte di Alitalia mentre l’Enac oggi ha convocato con urgenza la compagnia siciliana su recenti disservizi su voli da e per Palermo e per verificare il mantenimento dei requisiti della compagnia rispetto alla capacità operativa.