Amazon, dipendenti senza stipendio e licenziati per un errore del software, rivelazione del New York Times

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 27 Ottobre 2021 - 19:49 OLTRE 6 MESI FA
Amazon, dipendenti senza stipendio e licenziati per un errore del software, rivelazione del New York Times

Amazon, dipendenti senza stipendio e licenziati per un errore del software, rivelazione del New York Times

Amazon, il colosso dell’e-commerce, secondo maggiore datore di lavoro privato negli Stati Uniti, dà lavoro a quasi 1 milione di persone solamente negli USA. Colleziona successi e accordi miliardari che lo fanno crescere in borsa. Ma sembra poco attento ai dipendenti, almeno negli Stati Uniti e secondo il New York Times.

Un’inchiesta del quotidiano newyorkese rivela che un errore del software che gestisce le presenze in Amazon ha causato tagli anche notevoli degli stipendi. E licenziamenti per alcuni dei dipendenti. L’inchiesta è firmata da Jodi Kantor, premio Pulitzer 2018 per i suoi reportage sugli abusi sessuali di Harvey Weinstein, Karren Weise e Grace Ashford.

Un errore che ha gettato in un profondo disagio i lavoratori, di cui il NYT pubblica le testimonianze. E che stride ancora di più se confrontato con gli accordi prestigiosi e miliardari e i guadagni del colosso di Seattle.

Amazon, ecco i casi riportati dal NYT

Tara Jones. Poche centinaia di dollari lasciati in una busta paga già di per sé scarna per Tara Jones, magazziniera Amazon in Oklahoma e madre di un bambino appena nato.

Ha dato un’occhiata alla sua busta paga sul suo telefono e ha notato un taglio importante: 90 dollari su 540. Per disperazione ha scritto una mail a Jeff Bezos, il fondatore di Amazon.

Sono indietro con le bollette, tutto perché il team dei pagamenti ha sbagliato. Sto piangendo mentre scrivo quest’email.

Il suo messaggio a Mr.Bezos ha innescato un’indagine interna che ha fatto scoprire che la signora Jones era tutt’altro che sola.

Amazon avrebbe pagato meno- per almeno un anno e mezzo e anche durante periodi di profitto record- neo genitori, personale con problemi medici e altri lavoratori vulnerabili in congedo.

Amazon e il caso di James Watts

Questa primavera, un magazziniere del Tennessee avrebbe improvvisamente smesso di ricevere pagamenti per invalidità. Lasciando la sua famiglia a combattere per pagare cibo, trasporti o cure mediche. Per il 54enne James Watts l’improvvisa perdita dei suoi benefici ha causato una cascata di calamità. Rimasto senza paga per due settimane, la sua auto è stata sequestrata. Per permettersi il cibo e le spese dei medici, il signor Watts e sua moglie hanno venduto le loro fedi nuziali.

Stiamo perdendo tutto“, ha detto Watts.

I pagamenti sono ripresi, ma la coppia sta ancora lottando per ritrovare il proprio equilibrio.

Leslie Tullis e la violazione della legge dello Stato di Washington per proteggere le vittime

In alcuni casi, Amazon è stata accusata di aver violato la legge. Nel 2017, Leslie Tullis, che gestiva un prodotto in abbonamento per bambini, ha dovuto affrontare una crescente crisi di violenza domestica. Ha chiesto perciò un congedo non retribuito che i datori di lavoro devono offrire ai sensi della legge dello Stato di Washington per proteggere le vittime.

Una volta approvata, la signora Tullis sarebbe stata autorizzata a lavorare a intermittenza; si sarebbe potuta assentare dal lavoro quanto necessario e con scarso preavviso; e lei sarebbe stata protetta da ritorsioni.

Nel giugno 2019, dopo aver preso due giorni di congedo per far fronte all’ultima emergenza in una continua crisi familiare, poco prima che fosse previsto un piano di performance, Leslie Tullis è stata licenziata per aver mancato la scadenza di due giorni.

L’ufficio del procuratore generale dello Stato di Washington ha preso in carico il suo caso, definendo il sistema di segnalazione dei congedi di Amazon “un fallimento” e sostenendo che la società ha reagito in violazione della legge statale.

Secondo Amazon, che si sta opponendo alla sentenza, la donna sarebbe stata licenziata non per rappresaglia, ma perché la sua performance ha vacillato mentre non era in congedo.

Le rivelazioni di dipendenti ed ex dipendenti di Amazon

Dipendenti ed ex dipendenti del personale delle Risorse Umane avrebbero rivelato che impiegati ed operai di tutto il Paese alle prese con problemi sanitari e altre emergenze della vita quotidiana sarebbero stati licenziati in quanto il software che rileva le presenze li ha erroneamente contrassegnati come assenti. Dato che i certificati medici sono svaniti nei buchi neri dei database di Amazon.

Sistemi tendenti a ritardi ed errori

Gli amministratori dell’azienda avrebbero avvertito dei sistemi “tendenti a ritardi ed errori, dei “livelli di servizio inadeguati” e dei “processi carenti”.

La tecnologia utilizzata da Amazon per gestire i congedi è un patchwork di software di una varietà di aziende, tra cui Salesforce, Oracle e Kronos, che non si collegano perfettamente e che spesso non “parlavano” tra loro.

Il sistema di congedo inceppato durante la pandemia e l’ammissione del CEO di Amazon

Lo stesso NYT richiama alla memoria un’indagine condotta da un altro grande quotidiano, il Times, che a giugno ha rivelato quanto gravemente si fosse inceppato il processo di congedo durante la pandemia, scoprendo che si trattava di una delle tante interruzioni del lavoro,  durante il più grande momento di successo finanziario dell’azienda.

Da allora, Amazon ha sottolineato l’impegno a diventare “il miglior datore di lavoro della Terra”. Andy Jassy, l’attuale CEO di Amazon che ha sostituito Bezos a luglio, intervenuto questo mese a un evento, ha pubblicamente ammesso che il processo “non ha funzionato nel modo in cui volevamo che funzionasse“.

Risolvere i punti deboli della gestione di Amazon

Amazon si sarebbe impegnata a risolvere i “punti deboli” e i “problemi di pagamento”, come ha affermato Bethany Reyes, recentemente incaricata di correggere il sistema.

Amazon sta tuttora ancora identificando e rimborsando i lavoratori, secondo Kelly Nantel, portavoce dell’azienda

Gli accordi miliardari e proficui di Amazon più recenti

Amazon, riporta il Financial Times il 25 ottobre, ha sottoscritto con l’intelligence del Regno Unito un accordo del valore che oscilla tra i 500 milioni e il miliardo di sterline in un decennio.

Attraverso la sua controllata Amazon Web Services (Aws), il colosso di Seattle si sarebbe impegnato a custodire su un cloud i dati classificati dell’intelligence, quindi alcuni fra i segreti più importanti per la sicurezza nazionale del Regno Unito.

Le tre agenzie di spionaggio britanniche, Gchq, MI5 e MI6 avrebbero a disposizione uno spazio virtuale di archiviazione messo a disposizione da Amazon.

Nei giorni immediatamente successivi alla notizia dell’accordo il titolo di Amazon a Wall Street ha registrato un guadagno di circa il 2,2% e di circa l’1,6%.

L’Agenzia digitale del Giappone ha detto di avere assegnato l’appalto per la costituzione del primo servizio cloud del governo ai giganti Usa Amazon Web Services e a Google Cloud Platoform.

Amazon e Verizon, che è il secondo operatore telefonico degli USA, hanno annunciato che collaboreranno insieme al progetto per portare la banda larga di internet nelle zone remote degli Stati Uniti.

Amazon sta lavorando al Project Kuiper (internet satellitare) in cui investirà oltre 10 miliardi di dollari.  Si tratta di una rete di ben 3.236 satelliti che saranno lanciati nell’orbita terrestre bassa per fornire una connessione ad alta velocità nei posti più remoti della Terra.

I numeri di Amazon nel secondo trimestre del 2021, aspettando il 28 ottobre

Il mondo finanziario è in attesa dei numeri che saranno diffusi il 28 ottobre. I dati del secondo trimestre del 2021 ci dicono che Amazon ha riportato utili per 7,78 miliardi di dollari, corrispondente a 15,12 dollari ad azione, su un fatturato pari a 113,08 miliardi di dollari.