Amazon e la gamification: videogiochi per rendere il lavoro più leggero nei suoi magazzini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Maggio 2019 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Amazon, videogiochi ai dipendenti: gamification per stare più leggeri

Amazon e la gamification: videogiochi per rendere il lavoro più leggero nei suoi magazzini

ROMA – Amazon vuole rendere il lavoro dei dipendenti più leggero, meno faticoso e introduce la “gamification” in alcuni suoi magazzini USA e nel Regno Unito, in sostanza dei videogiochi. Come funziona la nuova iniziativa: accanto ai lavoratori che volontariamente hanno deciso di aderire all’iniziativa sono stati installati degli schermi in cui azioni e movimenti vengono trasformati in videogiochi competitivi chiamati Mission Racer, Dragon Duel e CastleCrafter: chi svolge meglio il proprio lavoro vince. 

I punti ottenuti attraverso i giochi non solo aumentano il prestigio dei dipendenti nel magazzino, ma fanno guadagnare premi in “Swag Bucks”, una moneta virtuale di Amazon, spendibile unicamente per l’acquisto di prodotti a marchio Amazon come ad esempio, felpe o tazze. I dipendenti, o giocatori, hanno la possibilità di sfidare i  colleghi o, in alternativa, giocare da soli ma al momento l’iniziativa ha avuto risultati contrastanti. Se è vero che il gioco e la competizione rendono il lavoro meno noioso, è altrettanto vero che a lungo andare o esagerando si rischia di ottenere l’effetto opposto. 

“Quando i dipendenti iniziano ad avere prestazioni inferiori a quelle dei colleghi il gioco diventa meno divertente e potrebbe addirittura diventare controproducente per l’attività svolta”, ha spiegato Jane McGonigal designer di videogame esperta in gamification al Washington Post. Ci sono stati alcuni casi estremi in cui si sono verificati infortuni sul lavoro. Amazon è comunque sempre al centro di critiche negative sul trattamento dei dipendenti, in particolare chi evade gli ordini e i magazzinieri. 

Un recente rapporto di The Verge ha rivelato che Amazon per monitorare non solo le prestazioni dei dipendenti, ma a volte anche per porre fine automaticamente al rapporto di lavoro con chi non soddisfa i parametri, utilizza un sistema rigoroso basato sull’intelligenza artificiale. 

La pressione per raggiungere gli standard aziendali, nei magazzini di Amazon è talmente forte che un recente sondaggio ha rilevato che il 74% dei lavoratori temeva di andare in bagno perché una pausa poteva incidere sulla produzione. Secondo una recente stima di Amazon, nell’arco di una decina d’anni riuscirà ad avere dei magazzini completamente automatizzati. E i robot, è noto, non hanno bisogno di pause per andare in bagno. (Fonte: Daily Mail)