Antitrust, sanzione da 12,5 milioni a Enel, Eni e Sen per prescrizione dei crediti. Enel e Eni valutano ricorso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2021 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA
Mercato libero dell'energia: anche i consumatori vogliono un albo degli operatori certificati

Antitrust, sanzione da 12,5 milioni a Enel, Eni e Sen: accusa per i ritardi delle bollette addebitati agli utenti (Foto d’archivio Ansa)

L’Antitrust ha irrogato una sanzione di 12,5 milioni di euro ad Enel Energia, Servizio Elettrico Nazionale (SEN) ed Eni gas e luce. L’accusa dell’autorità è “l’ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti, a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas, in assenza di elementi idonei a dimostrare che il ritardo fosse dovuto alla responsabilità dei consumatori”.

In pratica, secondo Antitrust le società addebitavano agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori a fronte dei tentativi di lettura dichiarati dal distributore; ma i tentativi non erano documentati o addirttura smentiti.

Aggiornamento ore 13.10

Eni valuta ricorso contro l’Antitrust

Eni gas e luce “dissente dalle conclusioni dell’Antitrust e sta valutando attentamente un ricorso contro la decisione, in quanto ritiene di aver sempre trattato con attenzione e correttezza le istanze di prescrizione dei propri clienti”. E’ la risposta alla sanzione annunciata questa mattina dall’autorità garante. Eni “riconosce la prescrizione di propria iniziativa, ossia ancor prima che i clienti la richiedano, in tutti i casi in cui il ritardo di fatturazione derivi da una propria responsabilità” e afferma che l’Antitrust va in contrasto con la regolazione di ARERA e di fatto “avalla così potenziali comportamenti scorretti”.

Eni spiega inoltre che in tutti i casi diversi dalla diretta richiesta dei consumatori, ossia nei casi in cui il ritardo di fatturazione derivi da responsabilità dell’impresa di distribuzione per non aver proceduto alla lettura del contatore, o del cliente per non aver consentito al personale di effettuare la lettura del contatore, “Eni gas e luce procede a verifiche accurate in linea con quanto previsto dall’ARERA che attribuisce valore di ufficialità a quanto dichiarato dall’impresa di distribuzione”. L’Antitrust, conclude quindi la nota di Eni, “andando in contrasto con la regolazione di ARERA, di fatto avalla così potenziali comportamenti scorretti e pretestuosi da parte di clienti a danno dell’intero sistema”.

Antitrust e la prescrizione dei crediti vantati dagli operatori del settore energetico

L’Antitrust ricorda che la legge di Bilancio 2018 ha introdotto la possibilità, per i consumatori, di eccepire la prescrizione biennale dei crediti vantati dagli operatori del settore energetico in relazione ai consumi di luce e gas pluriennali fatturati tardi, salvo in caso di “accertata responsabilità” degli utenti medesimi.

Dopo l’entrata in vigore di questa disciplina, si legge in una nota dell’Autorità, numerosi consumatori hanno segnalato all’Autorità il mancato accoglimento delle istanze di prescrizione biennale da parte di Eni, Enel e SEN, cui è seguito il pagamento di crediti prescritti.

Antitrust riferisce che “durante il procedimento sarebbe emerso che Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale avrebbero addebitato immediatamente gli importi fatturati soggetti a prescrizione agli utenti che avevano scelto come modalità di pagamento la domiciliazione bancaria/postale o l’uso della carta di credito, talvolta ignorando l’istanza di prescrizione sollevata dagli utenti oppure comunicando loro il relativo rigetto soltanto in seguito”.

La sanzione Antitrust a Enel, Eni e Sen

Per questo l’Autorità ha sanzionato Enel Energia per 4 milioni di euro e Servizio Elettrico Nazionale per 3,5 milioni di euro, mentre ha irrogato a Eni gas e luce una sanzione di 5 milioni di euro, pari al massimo edittale, a causa del maggior numero di istanze di prescrizione rigettate in proporzione alle istanze presentate dai consumatori e della recidiva in tema di condotte scorrette relative alla prescrizione. Ai sensi dell’art. 1, comma 4, della Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017), per effetto della delibera dell’Autorità, gli utenti interessati hanno diritto ad ottenere entro tre mesi il rimborso dei pagamenti già effettuati a titolo di indebito conguaglio.

La replica di Enel all’Antitrust

Con riferimento al procedimento AGCM in materia di prescrizione biennale delle fatture emesse per i consumi di energia elettrica e gas, Enel precisa di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e regolatoria di riferimento, riconoscendo il diritto dei consumatori ad ottenere la prescrizione delle fatture, in conformità alle regole introdotte dal legislatore nel 2018 e successivamente modificate a partire dal 2020.

Enel ritiene che l’interpretazione e l’applicazione delle norme, così come definite nel corso dell’istruttoria dell’Autorità, rischino di attribuire alla nuova disciplina in tema di prescrizione un’efficacia retroattiva o in contrasto con i principi costituzionali.

Le società del gruppo Enel si riservano sin d’ora ogni azione a propria tutela, confidando di poter dimostrare la piena legittimità e correttezza del proprio operato nelle successive fasi di giudizio.