L’appello di Passera: “Le banche possono fare di più”. Mussari: “Anche il governo”

Pubblicato il 26 Maggio 2012 - 17:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 26 MAG – Le banche possono fare di piu' per sostenere le imprese nuove e innovative ma il credito deve andare alle aziende che se lo meritano senza concederlo in maniera indiscriminata. Dal Nord Est il ministro dello sviluppo economico ed ex banchiere Corrado Passera fa un appello al sistema bancario affinche' sostenga la parte piu' dinamica delle aziende del nostro paese e annuncia un provvedimento ''entro l'estate'' per facilitare la nascita delle start up.

Un invito che il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, a Viterbo per il road-show dell'associazione sul territorio, raccoglie e chiede pero' al governo di fare la sua parte oltre che ''azzerare il debito della Pa'' evitando che questo si continui a riformare. Mussari rivendica come le banche per sostenere famiglie e imprese devono produrre reddito e che, pur in un contesto di caduta della domanda, i finanziamenti hanno rallentato ma rimangano in lieve crescita. ''Le banche stanno continuando a dare il massimo pur nella difficilissime condizioni attuali'' argomenta.

E anche il presidente della Pmi di Confindustria Vincenzo Boccia si dice d'accordo sul principio del merito nella concessione di credito alle imprese ma ricorda che favorire liquidita' oggi e' ''fondamentale'' per superare la ''fase di emergenza'' e far recuperare competitivita' al sistema. ''Occorre poi considerare che il fattore temporale e' determinante''. Il presidente di Mps Alessandro Profumo poi chiede un clima favorevole per le imprese che non sono ''luoghi del male'' ma le sole che possono assicurare ''lavoro e benessere'' al paese e invita a non cercare ''nella finanza il capro espiatorio''. ''Possiamo cacciare tutti i banchieri perche' sono brutti e cattivi ma temo che non risolvere i problemi, la crisi e' piu' complessa e ha elementi piu' profondi'' spiega a un convegno.

Quello che il ministro Passera chiede ai suoi ex colleghi e' di ''essere vicine alle aziende, soprattutto alle nuove potenziali aziende. Un mestiere difficile perche' la rischiosita' e' molto piu' elevata, ma e' una sfida da dare al sistema bancario''. Il credito quindi deve andare a chi investe, patrimonializza e innova. E da parte dell'esecutivo assicura come ''abbiamo individuato gia' parecchie cose di tipo amministrativo, fiscale, operativo, giuslavoristico, che vanno incontro proprio alle esigenze dei quasi imprenditori, i quali, per diventare imprenditori, hanno bisogno di un po' di piu' di supporto. Entro l'estate – conclude Passera – ne faremo un provvedimento''.