“Ciao ciao Italia” sembra voler dire la decisione di Apple: chiudere definitivamente a fine marzo 2022 il proprio contratto con la multinazionale francese Teleperformance che aveva – nella sede di Fiumicino a Roma – la responsabilità di occuparsi del servizio telefonico di assistenza clienti noto, da sempre, per i suoi alti standard qualitativi fatti di soddisfazione del cliente, cortesia ed empatia verso le richieste più diverse.
Apple, stop al contratto con Teleperformance: 200 lavoratori a rischio
La notiziaè stata una doccia fredda, non solo per gli oltre 200 lavoratori ma anche per i sindacati che rappresentano sia i dipendenti diretti Teleperformance che i numerosi lavoratori somministrati. “Ce l’hanno detto via mail, un giorno, quando ero di turno”, dice uno dei lavoratori che dal primo aprile sarà senza un lavoro. “Lavoro per Apple da più di cinque anni ma ci sono miei colleghi che lavorano qui da più di dieci. Tutti, indistintamente, messi alla porta. Non è giusto”.
I dipendenti credono che Apple voglia delocalizzare
In molti dei lavoratori arrabbiati ritengono che Apple preferisca delocalizzare il lavoro in territori dove il costo del lavoro è molto più vantaggioso. “Sì, anche perché Teleperfomance non ha perso la commessa per Apple in Albania e in Grecia ma, contemporaneamente ai nostri licenziamenti, sta facendo recruiting di persone che lavorino laggiù e che parlino la lingua italiana. Se non è delocalizzazione questa”.
Le sigle sindacali sono già in rivolta e si parla di uno stato di agitazione nazionale. L’unica cosa certa al momento è che, da aprile, quando telefoneremo per ricevere assistenza telefonica sui prodotti Apple nessuno risponderà più dall’Italia.