Articolo 18, Camusso insiste: “Partita non chiusa, ci vuole reintegro”

Pubblicato il 25 Aprile 2012 - 15:10 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 25 APR – La partita sull’articolo 18 non e’ chiusa: questo il pensiero espresso, in sintesi, dalla segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, rispondendo alle domande dei giornalisti alla manifestazione del 25 Aprile a Milano.

”Pare evidente – ha detto la sindacalista – che ci sia da un lato Confindustria e una parte del Parlamento che stanno insistendo per peggiorarlo. Questo non puo’ assolutamente succedere e abbiamo detto e continuiamo a dire che la mobilitazione continua e che il reintegro deve essere la risposta deterrente che quell’articolo deve contenere”. Il reintegro deve rimanere in tutte le forme dell’articolo 18? ”Si’ certo” ha risposto Susanna Camusso. La partita quindi non e’ chiusa? ”No”.

”Monti – secondo la leader Cgil – non sta facendo un buon lavoro perche’ ha annunciato un programma di rigore, equita’ e crescita e vediamo solo il rigore”. Secondo Camusso,  ”non vediamo equita’ nei provvedimenti, soprattutto non vediamo crescita e lavoro”.

”Senza lavoro e creazione di lavoro non si esce dalla crisi”, continua il segretario della Cgil, che propone: ”un piano sul lavoro, incentivare le assunzioni, sbloccare gli investimenti, favorire il fatto che i prestiti che la Bce fa alle banche si traducano in credito per i cittadini e le imprese e non semplicemente nell’acquisto di titoli di stato”.

Secondo Camusso, che ha parlato all’avvio del corteo del 25 aprile nel capoluogo lombardo, ”bisogna fare delle cose che mettano in moto l’economia: aumentare la pressione sull’evasione fiscale, serve la tassazione delle rendite di patrimoni per alleggerire la pressione fiscale sul lavoro dipendente. Sul lavoro siamo a un punto che non va bene: il governo ha continuato a fare solo politiche di rigore riferite al debito, e il dato oggettivo e’ che continua ad aumentare la disoccupazione, continuano a non esserci risposte”.    Sul tema, il segretario della Cgil conclude dicendo che ”la crescita continua ad essere rinviata e siccome sento dire che la risposta al lavoro sarebbero le nuove regole, bisogna sapere che le nuove regole non creano neanche un posto di lavoro di per se”’.

Sull’unita’ con Cisl e Uil ”ci stiamo ragionando”:  ha poi aggiunto Camusso.   ”Ci sono cose dove abbiamo posizioni unitarie – ha spiegato Susanna Camusso – penso ad esempio a tutto il tema degli ammortizzatori e della loro universalita’; le nostre categorie degli agricoli sono in sciopero il 27 per ottenere le modifiche sul voucher e sulla cosiddetta mini Aspi”. ”Quindi – ha concluso – ci sono molti terreni comuni su cui agire”.

La crisi della Grecia, secondo Camusso, non va ”usata come un argomento di minaccia”. “Vorrei essere molto rispettosa del popolo greco – risponde Camusso a una domanda all’inizio del corteo del 25 aprile a Milano sull’ipotesi che la situazione ellenica sia vicina a quella italiana – che ha subito l’indifferenza della comunita’ europea e l’obbligo di fare politiche che hanno portato quel popolo in grande difficolta’. Se si continuano a fare le politiche di rigore di questo governo, aumenta la recessione”, conclude il segretario della Cgil.