As Roma a tutto gas in Borsa: il titolo salito dopo le voci su una cordata Usa

Pubblicato il 5 Gennaio 2011 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

L’As Roma mette il turbo in Borsa. A a far salire il titolo della società giallorossa le indiscrezioni di un interesse di una misteriosa cordata di imprenditori americani. A Piazza Affari è così andato in scena un copione già visto molte volte. Le azioni del club capitolino, periodicamente sulle montagne russe in relazione alle indiscrezioni relative al processo di vendita (ora, tra l’altro, nella fase cruciale), si sono impennate volando a +4,5% e scambiando 1,4 milioni di pezzi: più del triplo rispetto alla media di 430 mila degli ultimi 30 giorni.

Una corsa che, sommata poi al +3,3% del vigilia, ha portato il titolo della squadra guidata da Rosella Sensi a guadagnare, in due sedute, quasi l’8%. Sui nuovi rumors, tuttavia, tanto Unicredit quanto l’advisor Rothschild mantengono stretto riserbo. I portavoce di entrambe le banche hanno, infatti, declinato di commentare le indiscrezioni pubblicate dal Corriere dello Sport e dal Manifesto, nel fine settimana, che darebbero degli investitori americani in pole position tra gli interessati all’acquisto della compagine capitolina.

Una nuova offerta, dunque, che si andrebbe ad aggiungere a quella della famiglia Angelucci in corsa per rilevare il club di Trigoria. Nei giorni scorsi il Manifesto aveva parlato di due offerte ‘a stelle e strisce’ depositate presso lo studio legale Tonucci & Partners (lo stesso dell’offerta da 283 milioni che sarebbe stata presentata in passato da George Soros). La prima coinvolgerebbe un misterioso imprenditore ”di assoluto rilievo”, mentre la seconda sarebbe promossa da una cordata composta da John Mara e Steve Tisch (padroni dei New York Giants) e Woody Johnson (proprietario dei New York Jets). Peraltro fonti vicine a quest’ultimo, citate dal New York Post, hanno negato qualsiasi interesse dell’imprenditore.

Oggi il Corriere dello Sport ha rilanciato l’ipotesi della cordata americana. In corsa per la societa’ giallorossa non sarebbero pero’ i tre proprietari delle due squadre di football di New York. Ma, sempre appoggiandosi allo studio Tonucci, ci sarebbe – secondo il quotidiano sportivo – un gruppo di misteriosi imprenditori sempre made in Usa. In ogni caso entrambi i quotidiani concordano nell’affermare che la pista americana, qualunque essa sia, sarebbe molto gradita a Unicredit. Voci che Piazza Cordusio, intenzionata a valutare le offerte sulla base del prezzo e del progetto strategico, preferisce non commentare. Stesso profilo adottato dallo studio legale Tonucci, che sulla vicenda si limita a sottolineare che si sta lavorando con ”serieta”, in cerca delle ”soluzioni migliori”.