Assegno unico e universale per i figli: cos’è, importo, come e dove fare domanda, requisiti (BOZZA in pdf)

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 18 Novembre 2021 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA
Assegno unico e universale per i figli

Assegno unico e universale per i figli: cos’è, importo, come e dove fare domanda, requisiti (BOZZA in pdf)

E’ stato approvato oggi, 18 novembre, il decreto attuativo che regolamenterà l’avvio (qui la bozza in Pdf) del nuovo assegno unico e universale per i figli a partire dal 1 gennaio 2022. L’assegno unico per i figli potrà essere chiesto da gennaio ed erogato entro marzo.

Qual è l’importo dell’assegno unico e universale 

Per ciascun figlio minorenne è previsto un importo pari a 175 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante.

Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1 fino a raggiungere un valore pari a 15 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante.

Assegno unico figli, come e dove fare domanda

Il nuovo assegno unico e universale per i figli andrà chiesto all’Inps e l’accredito arriverà direttamente sul conto corrente del beneficiario. Nel dettaglio l’Inps avrà 20 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento per predisporre le nuove modalità per la domanda, che andrà inoltrata “per via telematica”, anche avvalendosi dell’aiuto dei patronati.

L’assegno sarà riconosciuto dal mese successivo a quello della domanda. Se effettuata entro giugno la decorrenza sarà sempre da marzo. Ferma restando la decorrenza l’istituto di previdenza avrà 60 giorni dalla presentazione della domanda per riconoscere l’assegno.

I nuovi nati in corso di erogazione dell’assegno vanno comunicati entro 120 giorni, con apposita procedura. L’erogazione “avviene mediante accredito su IBAN ovvero mediante bonifico domiciliato” mentre per i percettori di Reddito di cittadinanza avviene con le stesse modalità di erogazione del Rdc. Per i mesi di gennaio e febbraio di ogni anno si fa riferimento all’Isee in corso di validità a dicembre dell’anno precedente. 

Chi ha figli disabili?

Per ciascun figlio con disabilità minorenne è prevista una maggiorazione, sulla base della condizione di disabilità come definita ai fini Isee, degli importi individuati pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media. Mentre per ciascun figlio con disabilità maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 50 euro mensili.

Per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1 fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante.

I requisiti, chi può richidiere l’assegno unico

Sono quattro i requisiti per richiedere l’’assegno unico. La prima è che il richiedente “sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi”.

Questi gli altri tre requisiti sono che il richiedente “sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; sia residente e domiciliato in Italia; sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale”.

L’articolo 12 del Dl sull’assegno unico prevede che a decorrere dal 2022 è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro annui per l’assunzione a tempo indeterminato di personale da assegnare alle strutture dell’Inps competenti. E’ quanto si legge nella bozza del Dl sull’assegno unico.

L’articolo 9 del Dl sull’assegno unico dispone la costituzione presso la presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia – dell’Osservatorio nazionale per l’assegno unico e universale per i figli a carico, avente funzioni di supporto tecnico-scientifico per lo svolgimento delle attività di analisi, monitoraggio e valutazione d’impatto dell’assegno. E’ quanto si legge nella bozza del provvedimento.