Assofiduciaria: “Nostro settore presidio fondamentale sotto profili fiscali e dell’antiriciclaggio”

Assemblea Annuale di Assofiduciaria. Riformare la regolamentazione e superare gli ultimi pregiudizi nei confronti delle Società Fiduciarie.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2022 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA
Assofiduciaria: "Nostro settore presidio fondamentale sotto profili fiscali e dell'antiriciclaggio

Fabio Marchetti, Presidente di Assofiduciaria

MILANO – Si è svolta oggi, sotto la presidenza del prof. Fabio Marchetti, l’assemblea annuale di Assofiduciaria, l’associazione che rappresenta 120 società fiduciarie – professionali e di emanazione bancaria – che amministrano oltre il 95% della massa fiduciaria complessiva gestita in Italia.
 
Riforma della Regolamentazione, Rapporti con gli istituti bancari e Utilizzo di Criptovalute e Blockchain nell’attività fiduciaria sono stati i tre grandi temi posti al centro dei lavori dell’Assemblea.
 
L’esigenza di riformare la regolamentazione nasce dal fatto che, nonostante i numerosi e anche recenti interventi normativi, questa ancora si basa su un Decreto del ’95 nato da una realtà giuridica, economica e sociale estremamente diversa da quella odierna.  
 
L’esigenza di ottenere ordine nella regolamentazione e nella vigilanza è ormai indifferibile se si vuole permettere alle società fiduciarie italiane di continuare a svolgere i loro compiti e il loro ruolo che, occorre sottolineare, rappresentano un presidio fondamentale sotto i profili fiscale (in quanto sostituti d’imposta) e dell’antiriciclaggio, rappresentando in ciò un fattore di garanzia per le attività di vigilanza, diversamente da quanto accade per operazioni condotte su altri mercati internazionali.
 
Cruciale anche il tema dei rapporti con gli istituti bancari, dai quali il settore e in particolare la componente delle società fiduciarie “professionali” e di emanazione non bancaria, deve potere veder garantiti servizi e prestazioni su base non discrezionale. Un tema che chiama in causa anche il ruolo della Banca D’Italia e del Governo, in particolare per porre un freno alla tendenza che vede molto Istituti chiudere o non aprire conti correnti a società fiduciarie, senza alcuna giustificazione di merito.
 
Importante infine il tema delle nuove tecnologie, quali blockchain e criptovalute, nei confronti delle quali l’attenzione delle società fiduciarie è elevatissima e per il cui utilizzo vanno chiarite le norme e i riferimenti sia sul piano nazionale che sul piano sovranazionale a cui tipicamente tali strumenti fanno riferimento.
 
“Negli ultimi venti anni l’attività fiduciaria ha avuto una naturale evoluzione ed estensione dei servizi offerti dalle società fiduciarie” commenta Fabio Marchetti, Presidente di Assofiduciaria “Le società fiduciarie, da soggetti che si limitavano a prestare servizi di intestazione fiduciaria dei beni a fini di riservatezza, si sono evolute in soggetti che prestano una pluralità di servizi di amministrazione di beni e di intermediazione finanziaria, ove l’intestazione fiduciaria rappresenta oggi solo uno strumento per l’esecuzione dell’attività. Ciò determina l’esigenza di adeguare la disciplina alle nuove esigenze normative e finanziarie”.
 
La mancanza di un aggiornamento codicistico che incarni il nuovo ruolo delle fiduciarie è anche causa di un inasprimento dei rapporti con gli istituti di credito. Se per le fiduciarie iscritte nella sezione speciale dell’albo 106 la regolamentazione antiriciclaggio è affidata alla Banca d’Italia, non è chiaro, invece, quale sia l’istituzione a cui è affidato il compito di vigilare le società fiduciarie non iscritte nella sezione separata dell’albo 106, anche se il Consiglio di Stato, in un parere espresso in Adunanza Generale a luglio 2018, ha indicato il Ministero dello sviluppo economico quale autorità preposta a tale compito.
 
“Questa situazione di indeterminatezza sta provocando serie difficoltà riguardo all’apertura dei conti dedicati ai singoli rapporti di amministrazione, necessari – in quanto obbligatori – per l’esercizio stesso dell’attività fiduciaria, atteggiamento che sta mettendo in crisi l’operatività del settore, creando danni ai fiducianti, e che rischia di danneggiare economicamente il sistema Paese favorendo gli investimenti oltre i confini dell’Italia. Per questo crediamo sia importante l’istituzione di una Autority che regolamenti e vigili in maniera specifica questo settore” conclude il Presidente.