Atlanta-Gemina, è fusione. Nasce colosso di aeroporti e autostrade

Pubblicato il 8 Marzo 2013 - 22:54| Aggiornato il 15 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Scatta  la fusione tra Atlantia e Gemina. I consigli di amministrazione delle due società hanno approvato il progetto che dovrebbe portare alla creazione di un colosso nel settore delle concessioni autostradali e aeroportuali.

L’operazione prevede la fusione per incorporazione di Gemina in Atlantia con un concambio di 1 azione ordinaria della holding autostradale ogni 9 della holding che controlla Adr. A Piazza Affari i titoli delle due società sono stati sospesi da Borsa Italiana per tutta la seduta in attesa dell’esito dei cda, che oggi hanno anche approvato i bilanci del 2012.

L’operazione di fusione, il cui progetto è partito il 9 gennaio scorso con l’annuncio delle due società dell’avvio dei contatti per verificare i presupposti dell’operazione, prevede l’incorporazione di Gemina in Atlantia, che rimarrà la sola holding quotata.

L’obiettivo è creare un operatore di primaria rilevanza internazionale nel settore delle infrastrutture autostradali e aeroportuali: la nuova società controllerà il 100% di Autostrade per l’Italia, con 5 mila chilometri (3 mila in Italia) di autostrade a pedaggio, e il 96% di Aeroporti di Roma, che nel 2012 ha gestito 41 milioni di passeggeri aeroportuali.

Il nuovo gruppo avrà inoltre attività geograficamente diversificate, combinando ”la crescente esposizione di Atlantia in mercati esteri a forte crescita (Cile e Brasile) e le dinamiche del traffico aeroportuale del principale scalo italiano”, Fiumicino.

Il concambio fissato è di 1 azione ordinaria Atlantia ogni 9 ordinarie di Gemina, e di 1 azione ordinaria Atlantia ogni 9 azioni risparmio di Gemina. Non sono previsti conguagli in denaro. Il progetto di fusione prevede anche che Atlantia aumenti il proprio capitale sociale per un massimo di 164 milioni di euro nominali mediante l’emissione di 164 milioni di nuove azioni ordinarie. Il perfezionamento della fusione e’ previsto al più tardi entro la fine di quest’anno ed è soggetto, oltre che all’approvazione delle assemblee straordinarie delle due società (convocate per il 30 aprile in prima convocazione e il 15 maggio in seconda), anche ad una serie di condizioni, tra cui l’ok dell’Antitrust e dell’Enac, l’efficacia della convenzione Adr a seguito dell’approvazione da parte della Corte dei conti, e il consenso da parte delle banche finanziatrici.

Venerdì sono stati approvati anche i bilanci della due società. Gemina ha chiuso il 2012 con un utile di 193,7 milioni, in crescita dal rosso di 14,7 milioni del 2011 e ricavi in flessione del 3,8% a 561,5 milioni. La controllata Adr ha registrato negli scali romani un calo dei passeggeri del 2,2% rispetto al 2011, per un totale di 41,6 milioni di viaggiatori: a pesare, la ”sfavorevole congiuntura economica”, ma anche, nel caso di Fiumicino, la performance di Alitalia (-4,6% passeggeri).

Atlantia, invece, ha chiuso il 2012 con un utile in calo del 10,1% a 808 milioni e ricavi in aumento del 3,4% a 4,034 miliardi. Il traffico sulla rete di Autostrade per l’Italia e delle concessionarie italiane controllate ha subito una flessione del 7,5%: un risultato su cui ha pesato la ”persistente congiuntura economica negativa a cui si aggiungono le eccezionali nevicate del mese di febbraio”.