Auto blu, sono ancora troppe. Tagli 16% ma quasi la metà degli enti è in ritardo

Pubblicato il 13 Agosto 2012 - 16:28 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Secondo il rapporto del Formez le auto blu, al 30 giugno 2012, sono ancora troppe. Il risparmio annuo del taglio alle auto blu è di 280 milioni. Ma quasi la metà delle amministrazioni è in ritardo nel risanamento. Il monitoraggio rivela che la spesa sostenuta nel 2011 per la gestione del parco auto è di 1 miliardo e 220 milioni. Sulle auto blu la Pa italiana sta facendo delle economie – spiegano dal ministero della Funzione Pubblica- ma i risultati non sono ancora sufficienti. Quasi il 44 percento degli enti è in ritardo nel risanamento. Secondo il ministro Filippo Patroni Griffi “la Pubblica Amministrazione può e deve fare di più” .

Il monitoraggio sulla spesa, la percorrenza media e il numero di autisti impiegati, realizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica attraverso il Formez, rivela che la spesa complessiva sostenuta nel 2011 per la gestione del parco auto ammonta a 1 miliardo e 220 milioni di euro (escluse targhe speciali, corpi di Polizia, forze armate), di cui oltre il 73% riguarda il costo del personale.

Pa centrale stringe di più la cinghia rispetto alle Pa locali. Rispetto al 2009 – il decreto legge 78/2010 ha infatti introdotto l’obbligo, dal 2011, di non effettuare spese superiori all’80% della spesa sostenuta nel 2009, anche se tale obbligo diviene in effetti operativo per il 2012, in quanto è prevista una deroga per i contratti in essere – tale spesa si è ridotta di quasi il 16,0% (per l’esattezza 15,9%): -11,9% nella PA centrale, -16,8% nella PA locale. Considerando invece il risparmio con esclusione del personale, la situazione si modifica nel modo seguente: la spesa si riduce del 10,5%, e la contrazione è in questo caso superiore per la PA centrale (-17%) rispetto a quella della PA locale (-9,5%).

Friuli Venezia Giulia la più virtuosa. Per quanto concerne la distribuzione geografica dei risparmi, la maggiore riduzione percentuale sulla spesa complessiva tra il 2009 e il 2011 è stata riscontrata in Friuli Venezia Giulia (-30,9%), in Toscana (-24,9), in Veneto (-22,6), in Emilia Romagna  (-21.6%), in Puglia (-20,4), nelle Marche (-19,8) e nel Lazio (-19,0). La media di queste Regioni ha superato l’obiettivo del taglio del 20% della spesa. Inferiore al 10% il taglio della spesa in Sardegna (-8,4%) e in Abruzzo (-6,9).

In termini assoluti, rispetto al 2009 la riduzione della spesa è superiore a 200 milioni di euro annui; riduzione che sale a 280 milioni di euro annui per il 2012, sulla base della ulteriore diminuzione delle autovetture avvenuta nel primo semestre e puntualmente registrata dal censimento permanente gestito sempre da Formez PA per conto del Dipartimento della Funzione Pubblica. In realtà, la riduzione della spesa per il parco auto è superiore a 280 milioni, in quanto la rilevazione avviata dal Dipartimento non tiene conto delle auto utilizzate per scopi di sicurezza personale o nazionale e/o servizi di vigilanza; e i costi dichiarati dalle amministrazioni non includono il costo del personale dei corpi militari o speciali addetti alla guida di autovetture assegnate ad personam né includono la quota ammortamento e i costi non rilevati del parco auto di proprietà.

Pesa il caro carburanti. Nel complesso, considerando tutte le tipologie di auto, la riduzione ha riguardato soprattutto la spesa per l’acquisto in proprietà (-32,4%, con un risparmio complessivo per il biennio di oltre 10 milioni di euro). Diminuite anche del 19,7% le spese di gestione non ripartibili (costi di stazionamento, rimborsi spese, buoni taxi, affitti di immobili…); in termini assoluti il risparmio maggiore è nella spesa per il personale, principalmente autisti (-17,9%). Aumenta, invece, quella per il noleggio: +7,3%, pari a 3,5 milioni per il biennio, a seguito della decisione delle amministrazioni pubbliche di detenere sempre meno auto in proprietà. La spesa per i consumi si è ridotta del 5,7% sul totale, con un risparmio di quasi 10 milioni di euro. Da considerare che la riduzione percentuale e il risparmio sarebbe stato superiore del doppio se non ci fosse stato il rialzo dei costi di carburante. La maggiore voce di spesa continua a essere rappresentata dal personale (sia di guida che addetto alla gestione): è pari al 73,3% della spesa totale.