Banda larga ferma: ministeri litigano sui buchi stradali

Pubblicato il 29 Aprile 2013 - 13:31| Aggiornato il 23 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Banda larga ferma: ministeri contro su come fare le buche stradali. La sospirata banda larga (e anche larghissima), l’estensione cioè del cablaggio a fibre ottiche della nazione per rendere veloce internet, è impantanata fra due ministeri che da tre mesi non decidono su come fare le buche per la posa appunto delle fibre ottiche. L’Anas, che dipende dal ministero dei Trasporti, si oppone alla scelta del ministero dello Sviluppo Economico di snellire e facilitare le procedure di intervento necessarie ai lavoro. E per le quali servono decreti attuativi ad hoc.

Anas contesta il ricorso alle “mini-trincee”: un problema meramente tecnico la cui mancata risoluzione blocca l’innovazione e l’implementazione delle reti. Cos’è una mini-trincea? Si tratta di buche rapide che occupano solo una parte della carreggiata stradale in modo da consentire il passaggio delle auto, evitare lo stop alla circolazione e posare le fibre ottiche in un solo giorno. Attualmente scavare e ricoprire le buche rappresenta il 70% del costo totale previsto. Le mini-trincee assicurerebbero un taglio importante dei costi che a quel punto arriverebbero, solo per le buche, al 40% della spesa totale.

“Visto che gli operatori investiranno dagli 8 ai 10 miliardi di euro per fare le nuove reti, le semplificazioni valgono 2 miliardi di euro”, dice Roberto Sambuco, a capo del dipartimento Comunicazioni presso Sviluppo economico. Risparmierebbero Telecom Italia e Fastweb, accorcerebbero i tempi di realizzazione; ci perderebbe invece Anas, che con la scusa della banda larga, sta manutenendo le strade praticamente gratis. Con la mini-trincea questo non sarebbe più possibile: l’operazione, a questo punto davvero chirurgica, prevederebbe il taglio, la buca, la ricopertura solo sul tratto di strada necessario. Per ora siamo alle buone intenzioni del decreto Crescita 2.0 del governo Monti: serve un decreto per le mini-trincee, concertato tra i due ministeri. Ce la farà Letta a sbloccare la situazione e mettere d’accordo i litiganti?