Bce, Bini Smaghi si fa da parte. Ma il governo lo ripagherà?

Pubblicato il 24 Giugno 2011 - 21:36 OLTRE 6 MESI FA

Lorenzo Bini Smaghi (Foto LaPresse)

ROMA – Lorenzo Bini Smaghi, il consigliere esecutivo chiamato a fare spazio ad un francese per riequilibrare il ‘board’ della Banca centrale europea, gioca le sue carte: ”non ha dato le dimissioni”, riferiscono all’ANSA fonti vicine al dossier, ma ”è fiducioso che l’impegno del Governo italiano a risolvere il problema portera’ ad una soluzione entro la fine dell’anno”.

La triangolazione fra Roma, Francoforte e Parigi aperta dalla nomina di Mario Draghi a presidente dell’Eurotower è culminata oggi con l’ingresso ufficiale di Bini Smaghi nella rosa dei candidati per Bankitalia da parte di Silvio Berlusconi.

Nei giorni scorsi era stato proprio il Premier a invocarne le dimissioni, chieste a gran voce anche dal presidente francese Nicolas Sarkozy che, con l’uscita di Jean-Claude Trichet in autunno, perde il suo rappresentante nel board.

Due italiani nel comitato esecutivo per Parigi sono troppi. Oggi, giorno della nomina di Draghi alla Bce, il pressing si è intensificato. Sarkozy ha detto di aver ricevuto una chiamata da Bini Smaghi, che al telefono gli ha riferito ”che sarà chiamato a nuove funzioni prima della fine dell’anno”: il presidente francese lo ha ringraziato ”per essersi impegnato su un calendario ben preciso”.

Anche Herman Van Rompuy, presidente della Ue, ha spiegato di aver ”avuto un contatto telefonico stamattina con Bini Smaghi che – ha detto – mi ha personalmente comunicato la sua intenzione di porre fine al suo mandato prima della scadenza”.

Di fatto – a quanto trapela – Bini Smaghi non si sbilancia. Ma rispetto alla chiusura di un mese fa (”il mio mandato scade nel 2013”, aveva detto a metà maggio) la sua posizione appare cambiata. Di fronte al rischio di essere messo all’angolo, alienandosi il sostegno di Roma e Parigi, il banchiere fiorentino fa balenare un suo passo indietro, ma appare anche intenzionato a far valere un impegno preso dal governo.

Senza però rinunciare, almeno per ora, alla forte leva negoziale rappresentata dal fatto che nessun governo può costringerlo alle dimissioni. Anche oggi l’Eurotower, a tutela della sua autonomia dalla politica, ha sottolineato che Bini Smaghi ”prenderà ogni decisione futura in piena indipendenza”.

La novità intervenuta oggi è che Bini Smaghi è ufficialmente fra i candidati per Via Nazionale: fa parte dei tre nomi ”sui quali si approfondirà” la discussione del Consiglio dei ministri, ha detto Berlusconi, citando le qualifiche in possesso del candidato fiorentino, e ”visto il particolare incarico svolto fino ad oggi”.

Bini Smaghi potrà giocare le sue carte: siede già oggi nel braccio operativo della Bce, e in occasione delle decisioni di politica monetaria vota el consiglio direttivo al pari del governatore di Bankitalia.

Certo, i giochi per il posto di governatore sono un’altra storia e gli altri candidati sono forti. Ma non si esclude che altre caselle possano liberarsi, nel giro di nomine che accompagnerà la scelta del prossimo governatore.