La Bce avverte: “Risanare i conti pubblici con manovre aggiuntive”. L’Italia è pronta?

Pubblicato il 10 Febbraio 2011 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA

Jean Claude Trichet, presidente della Bce

FRANCOFORTE – È “indispensabile” che i governi dell’area euro diano nel 2011 piena attuazione ai rispettivi piani di risanamento dei conti pubblici. L’esortazione arriva dalla Banca centrale europea (Bce), che chiede anche, quando necessario, che siano “prontamente applicate ulteriori misure correttive per progredire nel conseguimento della sostenibilità delle finanze pubbliche”.Chissà se l’Italia sarà in grado di risanare i propri conti pubblici, anche dopo la batosta che potrebbe arrivare dall’Ue.

Secondo l’istituto di Francoforte la crescita dell’eurozona prosegue “ma le incertezze restano elevate”. La disoccupazione sembra essersi stabilizzata ma a livelli alti: nel 2011 il tasso sarà del 9,9%. Economia mondiale in ripresa. Prosegue la ripresa dell’economia mondiale e anche nell’Eurozona sembra ci sia una dinamica di crescita positiva, rileva la Bce nel bollettino mensile. A livello globale, dice l’Eurotower, gli ultimi indicatori disponibili “segnalano che il consolidamento della crescita osservato nell’ultimo trimestre del 2010 è proseguito agli inizi del 2011”.

Per quanto riguarda l’Eurozona, invece, dopo l’aumento dello 0,3% congiunturale registrato dal Pil dell’area dell’euro in termini reali nel terzo trimestre del 2010, i dati più recenti “continuano a confermare la positiva dinamica di fondo dell’attività economica dell’area”. La Bce avverte comunque che “i rischi per queste prospettive economiche restano orientati lievemente verso il basso” e sono legati, tra l’altro, “alle tensioni in alcuni segmenti dei mercati finanziari e alla loro potenziale propagazione all’economia reale dell’area dell’euro” e ai “rincari del petrolio e di altre materie prime”.

Il Pil nell’Eurozona dovrebbe crescere all’1,6% quest’anno. La stima è stata rivista al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto all’espansione per il 2011 riportata nella precedente indagine. La crescita attesa per il 2012 rimane invariata all’1,7%.

“Nei prossimi mesi il tasso di inflazione potrebbe registrare nuovi temporanei rialzi, collocandosi verosimilmente poco al di sopra del 2% per gran parte del 2011, per poi tornare a moderarsi al volgere dell’anno”. È la previsione di Francoforte che continua a ritenere che vi siano “evidenze di pressioni al rialzo di breve periodo sull’inflazione complessiva, derivanti soprattutto dalle quotazioni dell’energia e delle materie prime e ravvisabili anche nelle fasi iniziali del processo produttivo”. I previsori della Bce hanno, dunque, rivisto al rialzo le stime sull’inflazione dell’Eurozona. Le stime accreditano un tasso di inflazione all’1,9% nel 2011 e all’1,8% nel 2012, in rialzo di 0,4 punti percentuali per il 2011 e di 0,2 punti percentuali per il 2012.

Le aspettative sul tasso di disoccupazione per il 2011 sono state lievemente riviste al ribasso, di 0,1 punti percentuali, al 9,9%. Quelle per il 2012 sono invariate al 9,6 per cento. I rischi complessivi per le aspettative relative al 2011 e al 2012 sono considerati orientati verso l’alto. Le aspettative sul tasso di disoccupazione a più lungo termine (per il 2015) restano invariate all’8,3% e, anche in questo caso, i rischi complessivi per le prospettive di più lungo periodo sono ritenuti al rialzo.