Bce. Italiani ricchi come i tedeschi, ma i redditi svelano il trucco

Pubblicato il 10 Aprile 2013 - 12:54| Aggiornato il 2 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Bce. Italiani ricchi come i tedeschi, ma i redditi svelano il trucco. Siamo ricchi come i tedeschi, noi italiani, ma anche i ciprioti: lo dice un’analisi della Bce. Quando lo saprà un tedesco, o un olandese, che  deve mettere soldi per non far fallire le banche di quei paesi periferici che rischiano di trascinare nel gorgo anche loro… Non è così: nello studio la proprietà immobiliare identifica l’85% del patrimonio totale delle famiglie europee. Bene, in Italia il 70% delle famiglie è proprietaria della casa in cui vive, contro una media europea del 60%: in Spagna si arriva all’80%, mentre Germania e Austria superano di poco il 40%.

Se guardiamo ai redditi la storia cambia. Sono ricche più o meno come le tedesche o le francesi, anche se da una lettura più superficiale sembrerebbero ben più abbienti, ma hanno redditi decisamente inferiori: sono le famiglie italiane, prime in Eurolandia per virtuosismo in tema di debiti, la cui situazione finanziaria è comunque rappresentata da un quadro a luci e ombre. Il quadro emerge dall’Indagine sui bilanci delle famiglie nell’area dell’euro, ovvero un sondaggio condotto per conto della Bce da 15 banche centrali dell’area (con l’esclusione di Irlanda e Estonia) su un totale di 62.000 famiglie (8.000 in Italia) e i cui dati per la maggior parte sono riferiti al 2010.

Se si va a guardare il tasso di ricchezza media, le famiglie italiane spiccano nettamente sia rispetto alla media dell’area euro sia rispetto ai grandi partner: con 275.200 euro, infatti, si confrontano con i 230.800 della media di Eurolandia, i 195.200 della Germania e i 233.400 della Francia. Ma quando si va a misurare la ricchezza pro capite che, come hanno spiegato i tecnici di Bankitalia, è più indicativa dell’effettiva realtà (perché tiene conto di diverse variabili tra cui la dimensione e la struttura della famiglia e il possesso della casa di residenza), il divario si riduce notevolmente.

I 108.700 euro di Italia e Spagna sono infatti di poco superiori ai 104.100 della Francia e ai 95.500 della Germania. Ma se la ricchezza italiana continua a tenere, anche se il risparmio diminuisce, le nostre famiglie segnano decisamente il passo quando si va a confrontare il livello dei redditi. Nell’area euro il reddito medio familiare annuo al lordo delle imposte e dei contributi è pari a 37.850 euro, poco più di 3.000 euro al mese. Il valore più elevato si registra in Lussemburgo (più di 83.600 euro), quelli più bassi in Portogallo e Slovacchia (20.300 e 13.400 euro).

Mentre l’Italia si piazza appena al nono posto (34.344 euro). E la situazione non cambia neppure quando ci si riferisce al reddito equivalente medio, ovvero una misura delle risorse disponibili a livello individuale che tiene conto della dimensione e della composizione del nucleo familiare. In questo caso la media di Eurolandia è di 23.500 euro, quella italiana è di 20.000 euro (23.700 in Francia e 29.600 in Germania). Agli italiani va comunque il primato per virtuosismo: a fronte del 43,7% delle famiglie dell’area euro che si indebitano, in Italia si registra il valore più basso in assoluto, pari al 25,2%.