BCE: ”RIPRESA SOLO NEL 2010, SUBITO MISURE ANTICRISI”

Pubblicato il 11 Dicembre 2008 - 00:19 OLTRE 6 MESI FA

Nel 2008 l’Eurozona registrerà una crescita tra lo 0,8 e l’1,2% mentre per il prossimo anno è attesa una contrazione tra l’1% e lo zero. Lo affermano gli esperti della Bce nell’aggiornamento delle previsioni di crescita riportato nel Bollettino, che riprende le cifre anticipate dal presidente Jean-Claude Trichet giovedì scorso. La ripresa arriverà solamente nel 2010 quanto il Pil reale tornerà a crescere con un tasso compreso tra lo 0,5 e l’1,5 per cento. La Bce segnala tuttavia come «i rischi per la crescita siano orientati verso il basso» a causa principalmente «della possibilità di un maggiore impatto sull’economia reale delle turbolenze dei mercati finanziari».

La Bce sottolinea inoltre che da settembre «le turbolenze sui mercati finanziari si sono intensificate e diffuse». Nel Bollettino mensile di dicembre, si preannuncia che i risultati delle indagini disponibili e gli indicatori mensili per ottobre e novembre suggeriscono che l’attività economica nell’Eurozona «si è indebolita ulteriormente nel quarto trimestre dell’anno». Inoltre, «la debolezza dell’economia mondiale e il forte ristagno della domanda interna» dovrebbero continuare anche nei prossimi trimestri.

La Bce si esprime anche sulle misure adottate per contrastare la crisi: queste «dovrebbero essere attuate rapidamente in modo da contribuire ad assicurare l’affidabilità del sistema finanziario ed evitare limitazioni nell’offerta di credito alle imprese e alle famiglie». È «fondamentale», sottolinea la Bce, che tutte le parti coinvolte contribuiscano a gettare solide basi per una ripresa durevole e, affinchè questa si concretizzi al più presto, è di primaria importanza «mantenere un atteggiamento disciplinato e una prospettiva di medio termine nella conduzione delle politiche macroeconomiche». Questo «rappresenta il modo migliore di sostenere la fiducia».

Analizzando l’andamento della crescita nell’Eurozona, la Bce sottolinea nel Bollettino mensile che le tensioni emerse da settembre nei mercati finanziari «si sono trasmesse in misura crescente dal settore finanziario all’economia reale» e che «alcuni rischi al ribasso per l’attività economica identificati in precedenza si sono concretizzati». Le indagini segnalano «un consistente deterioramento dell’attività verso la fine dell’anno». A fronte della modesta crescita del reddito reale, del calo della ricchezza finanziaria, dell’inasprirsi delle condizioni creditizie e del peggioramento delle prospettive sul mercato del lavoro, «le famiglie hanno ridotto i livelli di spesa» e anche gli investimenti delle imprese «hanno segnato un calo». In particolare, per i consumi privati la Bce segnala che «la spesa delle famiglie ha subito una netta moderazione nel 2008. I consumi privati sono calati nel secondo trimestre dell’anno, rimanendo invariati nel terzo» e la crescita sul periodo corrispondente «è scesa al livello più basso dal 1993». I dati disponibili, inoltre, «suggeriscono una dinamica della spesa ancora debole nel quarto trimestre» e, sottolineano gli esperti della Banca centrale, «nel prossimo futuro ci si attende un andamento contenuto».