Bce. Se Madrid chiede gli aiuti non risolve i problemi di Roma. Wsj gela Monti

Pubblicato il 5 Ottobre 2012 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA
Il premier spagnolo Rajoy e il presidente della Bce Draghi a colloquio

ROMA – Conviene all’Italia che la Spagna si risolva a chiedere alla Bce di comprare i suoi titoli di Stato? Il Governo italiano, in effetti, ne sarebbe sollevato, vorrebbe separare le due emergenze, mostrando come Roma soffra ancora solo per le preoccupazioni che persistono a Madrid. Monti ci spera, insomma, anche perché i fondamentali economici e l’azione dispiegata confermano che l’Italia è messa meglio della cugina del sud Europa. Diagnosi condivisa anche dagli analisti che concordano meno sulle troppe aspettative riposte sul bailout spagnolo.

Almeno secondo i sondaggi del Wall Street Journal che analizza la questione. Huw Pill, capo economista di Goldman  Sachs, Jürgen Michels, economista dell’area euro per Citigroup, suggeriscono invece di non farsi troppe illusioni, perché il problema di fondo dell’Italia è la sostenibilità a lungo termine dell’enorme debito (il secondo d’Europa) e la capacità di invertire il segno meno del suo Pil. Il titolo dell’articolo del WSJ del 5 ottobre è emblematico: la richiesta spagnola di aiuti non risolve i problemi italiani.

La speranza italiana è fondata sul cambio di prospettiva impresso dalla decisione di Draghi che, al prezzo di impegnative condizioni imposte dall’Europa, consente alla Bce di compare, previa l’esplicita richiesta di un governo, titoli a breve termine senza limiti. Proprio quell’illimitatezza dell”acquisto sarebbe l’arma finale per scoraggiare la speculazione, un po’ sul modello americano per cui non si gioca contro la Federal Reserve. E’ finita, grazie a alla Bce, quella fase della crisi dominata dalla logica del domino. Quando la Grecia perse la possibilità di accedere ai mercati per finanziarsi e ottenne i prestiti, la speculazione indirizzò la sua attenzione verso l’Irlanda. Poi, l’effetto domino avrebbe coinvolto ilo Portogallo. L’ultima tessera a cadere, secondo il ragionamento che muove le speranze italiane, doveva essere la Spagna.

Se la Spagna venisse aiutata le sue finanze sarebbero garantite per anni, rimuovendo un pesante enorme macigno di incertezza che al momento affligge l’Italia. Sarebbe anche la prova che il Meccanismo Europeo di Stabilità funziona, una ulteriore iniezione di fiducia per diminuire i rendimenti dei titoli di Stato. Questa visione, ammoniscono gli analisti intervistati dal WSJ è un po’ troppo rosea, è viziata da un eccesso di ottimismo. Intanto perché l’arma finale della Bce consente interventi solo su titoli a breve scadenza.

Su lungo termini i problemi restano, ancor più se in un periodo turbolento come quello che segue le elezioni politiche. Gli aiti funzioneranno, anche nella migliore delle ipotesi, solo fino a un certo punto. “Il nuovo programma è disegnato per comprare tempo nel momento di massima confusione finanziaria. La questione è se il tempo che si è comprato è stato ben utilizzato” conclude Mr Pill di Goldman Sachs.