La Bce taglia i tassi di un quarto di punto: minimo di sempre a 0.75%

Pubblicato il 5 Luglio 2012 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA
Mario Draghi (LaPresse)

ROMA – La Banca centrale europea ha abbassato il tasso di riferimento di 0.25 punti base allo 0,75%. La decisione è stata presa dal Consiglio direttivo della Bce presieduto da Mario Draghi. Con il taglio dei tassi allo 0,75% deciso oggi dalla Bce, l’Eurotower scende per la prima volta sotto l’1%.

La mossa era in qualche modo attesa. Due i fattori chiave della decisione: l’aggravarsi sostanziale del quadro economico della zona euro e il fatto che, già in passato, la Bce aveva agito in modo simile dopo un assunzione di responsabilità da parte della politica. In qualche modo, quindi, il calo dei tassi segue il vertice Ue del 28 e 29 giugno e prepara l’Eurogruppo del 9 luglio, quello da cui dovrà uscire la sostanza del cosiddetto scudo anti-spread.

La Bce, quindi,  ha portato a zero il tasso sui depositi da quota 0,25%. La misura, spiega l’istituto centrale, avrà effetto dal prossimo 11 luglio. Martedi’ i depositi delle banche presso l’Eutower erano saliti al massimo degli ultimi due mesi.

La conseguenza del taglio dei tassi, come spiega il Sole 24 Ore, interessa soprattutto chi ha sottoscritto dei mutui a tasso variabile. Poco cambierà per chi ha il mutuo  con gli indici Euribor, circa il 98 del totale. Gli indici Euribor, infatti, sono in qualche modo collegati ai tassi Bce ma sono da tempo, come spiega il Sole, al di sotto di quelli Bce. Per loro, quindi, non cambierà niente. Per chi ha invece un mutuo a tasso variabile ancorato ai tassi Bce ci sarà un piccolo beneficio. I conti li fa Vito Lops sul Sole 24 Ore:

“Nell’ipotesi di un mutuo di 150mila euro da rimborsare in 25, in caso di taglio dei tassi dall’1% allo 0,75% comporterebbe un risparmio, a partire dalla rata del mese successivo a quello del taglio, di circa 18-25 euro, in base alla durata residua del rimborso. Circa 300 euro l’anno”.

Intanto movimenti finanziari anche in Inghilterra dove la Banca nazionale  ha lasciato invariato il tasso di riferimento allo 0,5% ma ha approvato una misura che prevede l’iniezione di ulteriori 50 miliardi di sterline per stimolare l’economia, tramite l’acquisto di bond dalle banche.

Le parole di Draghi.  Subito dopo il taglio a parlare è stato il presidente della Bce Draghi secondo cui, con la decisione,  la ”pressione sull’inflazione è calata ulteriormente”. Il quadro europeo, però, rimane tutt’altro che buono:  l’economia della zona euro secondo Draghi  ”resta debole” e permane ”una elevata incertezza”. La  ”ripresa” invece, ci sarà ma sarà “graduale” anche a causa dell’alta disoccupazione. Positive, invece, le parole di  Draghi sul vertice Ue grazie al quale sono state ”gettate le basi” per una Unione piu’ solida nel futuro, per ”ristabilire la fiducia” e ”avviare una crescita sostenibile”.  Il consiglio direttivo, ha aggiunto il presidente Bce,  ha accolto favorevolmente la decisione del Vertice Ue di ”usare con flessibilita”’ i fondi europei Esm e Efsf per ”stabilizzare i mercati” in funzione anti spread.

La Bce, ha concluso Draghi,  sarà ”rigorosa e indipendente” nel suo nuovo impegno di supervisore unico del sistema bancario che l’Unione Europea progetta di affidarle nei prossimi mesi. Quindi dal presidente Bce arrivano precisazioni sullo scudo anti-spread: tutti” gli interventi dei fondi salva Stati Esm-Efsf come la ricapitalizzazione diretta delle banche o gli interventi per stabilizzare i mercati ”sono soggetti a condizioni”, spiega Draghi che ha invitato a non ”drammatizzare” sui tempi dell’entrata in vigore dei fondi salva Stati. Nella ricapitalizzazione diretta delle banche, per esempio, ”si avra’ un temporaneo balzo del debito del Paese” che ha salvato le banche e che rientrera’ quando i fondi interverranno. Anche riguardo al mandato di supervisione bancaria unica per la Bce, Draghi ha invitato a non avere fretta, ma attendere l’esito dei passaggi istituzionali in Europa. ”Dobbiamo scegliere di fare le cose bene e con calma” ha aggiunto.