Bce, tassi invariati all’1%. Trichet: “La crescita dell’area euro sarà eccezionale”

Pubblicato il 5 Agosto 2010 - 14:40 OLTRE 6 MESI FA

Jean Claude Trichet

La crescita di Eurolandia nel secondo trimestre darà dei risultati ”davvero eccezionali” e ”molto buoni”, e anche il terzo trimestre sarà ”migliore di quanto previsto”. Lo ha anticipato il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, spiegando comunque che la crescita e’ destinata a rallentare nella seconda parte dell’anno e che le prospettive restano ”disomogenee e relativamente modeste”.

Trichet ha commentato questi risultati mentre la Banca centrale europea decideva di lasciare invariato all’1% il tasso di riferimento principale in Eurolandia. Lo ha stabilito oggi il Consiglio direttivo. La decisione era ampiamente prevista dal mercato.

I tassi d’interesse di Eurolandia restano ”adeguati”, con la ripresa che si è ”rafforzata” nel secondo trimestre e prospettive migliori del previsto, anche se in vista di una moderazione. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, durante la conferenza stampa di oggi all’Eurotower.

La Banca centrale europea, inoltre, ”accoglie con favore” i risultati degli stress test effettuati su 91 banche, una verifica ”rigorosa, completa e i cui risultati confermano la tenuta dei sistemi bancari della Ue e dell’area euro nei confronti di gravi shock finanziari ed economici”, ha detto Trichet.

Tutte le misure ”non standard” adottate dalla Banca centrale europea per sostenere i mercati creditizi restano ”provvisorie”, ha continuato Trichet, mentre i mercati s’interrogano sulla possibilità che la Bce sospenda gli acquisti di titoli di Stato varati durante la crisi greca. Trichet ha comunque assicurato che il mercato dei titoli di Stato europei ha vissuto un miglioramento significativo.

I mercati rispondono positivamente ma certo l’allarme crisi non è finito. Per questo motivo il presidente della Bce torna a sottolineare l’importanza per alcuni Paesi dell’area euro di ridurre il rapporto debito/Pil per recuperare “credibilità” sui mercati.