Bce, vertice Ue conferma nomina Draghi. Resta la riserva della Francia

Pubblicato il 24 Giugno 2011 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES, 24 GIU – I 27 leader della Ue confermeranno venerdì 24 giugno la scelta di Mario Draghi alla presidenza della Bce. Ma – secondo quanto si apprende da fonti comunitarie – gli adempimenti burocratici per formalizzare la nomina sarebbero rinviati alle prossime settimane, quando una lettera del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompouy, dovra’ essere firmata dai rappresentanti di tutti gli Stati membri. C’e tempo fino al 30 ottobre, visto che l’insediamento del nuovo presidente e’ previsto per il primo novembre.

Nelle conclusioni del vertice all’argomento e’ riservata una riga e mezza dove si scrive che Mario Draghi ”e’ nominato” presidente della Bce dal primo novembre 2011 al 31 ottobre del 2019.

A tale soluzione si sarebbe arrivati – sempre secondo quanto si apprende da fonti comunitarie – per le resistenze della Francia che, pur appoggiando il governatore di Bankitalia, insiste nel chiedere per un suo rappresentante il posto del board della Bce attualmente occupato dall’italiano Lorenzo Bini Smaghi. ”Vedremo oggi cosa dira’ il premier italiano Berlusconi”, ha affermato una fonte diplomatica francese”.

In pratica tra i 27 capi di Stato e di governo della Ue si profila un accordo politico sulla nomina di Draghi, ma formalmente la ratifica vera e propria della decisione viene rinviata alle prossime settimane.

Parigi infatti insiste nel chiedere un passo indietro da parte di Bini Smaghi, nonostante il suo mandato scada nel 2013, appellandosi alla prassi consolidata che mai nel board della Bce ci sono stati due rappresentanti della stessa nazionalita’.

Finora, pero’, Bini Smaghi non ha ceduto alle pressioni, rinviando al mittente anche l’invito a dimettersi rivoltogli dal premier Silvio Berlusconi. La sua posizione, tra l’altro, e’ appoggiata dai vertici della Bce, Jean-Claude Trichet in testa, da cui sono arrivati diversi richiami al rispetto dell’autonomia della banca centrale e delle decisioni dei suoi dirigenti.