Bce, Weber si ritira: il risiko della corsa a presidente non premia Draghi

Pubblicato il 11 Febbraio 2011 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA

Mario Draghi

FRANCOFORTE – Axel Weber non ha commentato o smentito le voci sul suo possibile ritiro nella corsa a prossimo presidente della Banca centrale europea. Il governatore della Bundesbank ha mantenuto il riserbo, promettendo che prima avrebbe parlato con il cancelliere tedesco Angela Merkel, incontro previsto alle 15 dell’11 febbraio.

Alcune voci avrebbero confermato che Weber vorrebbe lasciare il suo incarico prima della scadenza del mandato, nell’aprile 2012, e che avrebbe anche deciso di non candidarsi come sostituto di Jean Claude Trichet alla Bce. E qui si apre un vero risiko internazionale per il rimpiazzo. La stampa italiana titola che sono sempre più consistenti le possibilità per l’italiano Mario Draghi, ma, secondo Stefano Lepri su La Stampa, le cose non starebbero così.

Draghi non piace alla Francia: Sarkozy, poco tenero con la finanza anglosassone, gli rimprovererebbe il passato in Goldman Sachs. Il nome di Draghi, poi, non raccoglierebbe neanche il favore del nostro ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.

Qualcuno pensa a riconfermare Trichet, ma l’ipotesi risulta al momento irrealizzabile: si dovrebbe modificare lo Statuto e la cosa al momento non è prevista. C’è anche un’altra voce: la Germania avrebbe un patto non scritto per acconsentire ad un candidato di un altro paese che si dimetterebbe a metà mandato per far posto a un tedesco. Il consigliere economico della Merkel magari: Jens Weidmann che adesso sarebbe troppo giovane (42 anni) e senza sufficiente esperienza, ma sarebbe pronto tra qualche anno, magari facendosi le ossa alla Bundesbank.