Benzina: basta “rialzi da ponte”, prezzo scende sotto 1,9 euro/litro

Pubblicato il 30 Aprile 2012 - 19:52 OLTRE 6 MESI FA

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ROMA, 30 APR – Era stato puntuale a ogni accenno di festività, ponte o weekend lungo, ma almeno questa volta non c’è stato un rialzo del prezzo della benzina. La temuta stangata benzina sui ponti di primavera è stata evitata. Ma questo non ha impedito all’Istat di rilevare ad aprile un aumento del prezzo della verde del 20,8% su base annua, il rialzo tendenziale più alto dal gennaio 1996.

Dopo le limature di IP, Tamoil e TotalErg dello scorso 24 aprile arriva un ribasso più significativo. A dare il segnale è l’Eni, la società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fatto rimbalzare sul prezzo alla pompa i cali dei listini internazionali. Il market leader oggi ha tagliato di 1 centesimo il prezzo medio della verde e di 0,5 centesimi il diesel. Resta invariato il Gpl.

Il prezzo medio della verde, modalità servito, si porta così – secondo la rilevazione di Quotidiano energia – sotto la soglia psicologica di 1,9 euro/litro quasi per tutti i marchi. Solo l’anglo-olandese Shell e la libica Tamoil mantengono il prezzo medio alla pompa a 1,901 euro/litro. A guidare i ribassi è proprio l’Eni che porta la verde a 1,889 (secondo Staffetta Quotidiana a 1,895 euro/litro). Seguono Esso (1,894 euro), Ip (1,896), Q8 (1,898) e TotalErg (1,899 euro). Decisamente più convenienti le No-Logo con un prezzo medio della verde di 1,781 euro/litro. Sempre secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia, i picchi di prezzo si rilevano nel Centro Italia con benzinai che arrivano a chiedere 1,981 euro per un litro.

Sempre ad aprile l’Istat ha rilevato aumenti tendenziali del 20,5% per il gasolio per i mezzi di trasporto, del 12,5% per il gpl e del 10,1% per il gasolio da riscaldamento.