Salvataggio Alitalia, il Fatto Quotidiano: “Berlusconi indagato a Lecce per truffa e aggiotaggio”

Pubblicato il 31 Dicembre 2010 - 08:23 OLTRE 6 MESI FA

Sit-in del 2009 davanti al Quirinale organizzato da Italia dei Valori contro CAI

Truffa, aggiotaggio, insider trading, varie ed eventuali. Sono le ipotesi di reato a carico del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi raggiunto, sul finire dell’anno, da una nuova iscrizione nel registro degli indagati.

A muoversi, riporta il Fatto Quotidiano, stavolta sarebbe stata la Procura di Lecce su iniziativa di un azionista di minoranza di Alitalia, Francesco Toto. La notizia, invece, è stata diffusa da Giovanni D’Agata esponente dell’Italia dei Valori responsabile della “tutela del consumatore” e fondatore dello “sportello dei diritti”.

E’ il 2008, momento culmine della battaglia per le sorti della compagnia aerea di bandiera. Berlusconi, allora candidato premier, si batte per l’italianità di Alitalia ed è tra i più attivi nemici dell’ipotesi Air France. La storia si chiude con il passaggio a Cai e con una faticosissima trattativa coi piloti. A rimetterci di più, secondo Toto che è uno di loro, sono stati gli azionisti di minoranza oltre a creditori e obbligazionisti. Nel 2009, visto che i rimborsi promessi (dovuti a chi aveva azioni di Alitalia non più scambiabili dopo il passaggio a Cai) non arrivano, Toto si muove e presenta un esposto alla Procura di Lecce.

Racconta l’Idv D’Agata, che nella vicenda è l’avvocato di Toto, che però il procedimento Civile, tra spacchettamenti e rinvii si intoppa. E che ora, dopo l’ultimo spostamento, di rimborsi non si parlerà fino al 2012. Tempi troppo lunghi per Toto che sceglie il penale e denuncia Berlusconi e Tremonti rei, a suo dire, di aver messo su un’operazione dannosa per azionisti e consumatori. Dalla Procura salentina, sulla vicenda arriva un “no comment”. Chi commenta, invece, è Antonio Di Pietro, e lo fa a modo suo: “Morale della favola: ancora una volta Berlusconi ha venduto lucciole per lanterne. Ha fatto credere che quello di Alitalia fosse un affare per il Paese, in realtà lo è stato sempre e solo per lui e per i suoi amici”.