“Decreto blocca tariffe su bollette luce, gas, acqua”. Monti: “E’ una verifica”

Pubblicato il 3 Luglio 2012 - 10:32 OLTRE 6 MESI FA

Foto Lapresse

ROMA – Bollette bloccate fino alla fine del 2013? E’ Repubblica a parlarne in prima pagina, annunciando che l’ipotesi è allo studio del governo. Se fosse vero, il decreto blocca-tariffe, bloccherebbe gli aumenti su luce, acqua, gas e trasporti. Se fosse vero, cittadini e imprese tirerebbero un sospiro di sollievo per almeno poco più di un anno.

Secondo Repubblica il provvedimento è stato ”inserito in una bozza che sarà discussa” il 3 luglio: l’obiettivo, spiega Roberto Petrini, è quello di ”contenere gli oneri finanziari a carico di cittadini e delle imprese” neutralizzando gli effetti dell’inflazione.

Monti non ha smentito, dicendo che il governo intende “verificare in che modo i meccanismi di determinazione delle tariffe incentivino l’effettiva realizzazione degli investimenti da parte dei gestori”.

Il provvedimento – spiega Repubblica – sarebbe un sollievo per gli utenti e le imprese, ma rappresenterebbe ”una mazzata per le imprese coinvolte, tipo Enel, Acea, Autostrade”. Per questo motivo, secondo Repubblica il più contrario a questa ipotesi sarebbe il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, per il quale ci sarebbero sicuri effetti negativi per i titoli delle società quotate in Borsa.

La misura sarebbe contenuta in un semplice articolo di nove righe che propone il congelamento fino al 31 dicembre 2013 di tutte le tariffe di luce, gas, acqua e trasporti. ”E’ sospesa fino al 31 dicembre 2013 – è riportato nell’articolo di Repubblica – l’efficacia delle norme statali che obbligano o autorizzano organi dello Stato o autorità a emanare atti aventi ad oggetto l’adeguamento di diritti, contributi o tariffe a carico di persone fisiche o persone giuridiche in relazione al tasso di inflazione ovvero ad altri meccanismi automatici. Per quanto riguarda i diritti, i contributi e le tariffe di pertinenza degli enti territoriali l’applicazione della disposizione e rimessa all’autonoma decisione dei competenti organi di Governo”.