La Bundesbank contro la Bce. Le Borse vanno giù, Milano e Madrid le peggiori
BERLINO – Lo scontro Bundesbak-Bce fa crollare le borse europee. Dopo il no della Banca centrale tedesca e del ministero dell’Economia di Berlino all’ipotesi di un tetto agli interessi sui titoli di Stato dei Paesi in difficoltà, Piazza Affari ha chiuso in calo dell’1% per il Ftse Mib e dello 0,96% per l’All Share, recuperando comunque una situazione peggiore che ha toccato anche il -2%.
Le Borse europee hanno chiuso in calo frazionale: Londra ha ceduto lo 0,5%, Francoforte è rimasta in equilibrio (-0,09%), Parigi ha perso lo 0,22%. Chiusura in deciso calo per la Borsa di Madrid, con l’indice Ibex sceso dell’1,21%.
A Milano l’ondata di vendite sulle banche si è esaurita rapidamente. Giornata positiva per Monte dei Paschi di Siena, dopo l’incontro tra sindacati e azienda sul tema degli esuberi. L’ipotesi di nuovi soci in arrivo per la banca senese ha portato il titolo a guadagnare il 10% nel corso della seduta, e il 5,09% in chiusura.
Piatta Unicredit, che ha chiuso a -0,06%, Intesa SanPaolo ha guadagnao lo 0,43% e Mediobanca lo 0,48%. Male Mediaset, che, dopo la corsa della scorsa settimana, ha perso il 3,78%, e anche Finmeccanica, che ha chiuso in ribasso del 5,12%.
I titoli delle telecomunicazioni sono deboli in tutta Europa. In particolare su Telecom pesano i timori per la maxi multa che potrebbe arrivare dal Brasile e il titolo lascia il 3,64 per cento. In calo Pirelli (-1,56%), in rialzo Camfin (+0,92%) ma senza strappi. Pesante Prelios (-4,35%).
Sul fronte dei titoli di Stato lo spread fra Btp e Bund si è portato a 426 punti dopo aver toccato un massimo a 430 punti e un minimo a 410. Il rendimento del titolo del Tesoro si attesta al 5,77%.
La forbice fra i Bund tedeschi e i Bonos spagnoli si restringe a 477 punti dai 495 della settimana scorsa col tasso sui Bonos al 6,28%.