MILANO – La Germania congela gli entusiasmi in Borsa frenando l’idea di concedere una licenza bancaria al fondo di salvataggio europeo Esm, le cui regole non prevedono la possibilità di rifinanziamento presso la Banca centrale europea. Non appena arriva questa precisazione dal ministero delle Finanze tedesco, le Borse virano tutte in negativo tranne Francoforte. Milano e Madrid le piazze peggiori. E anche lo spread ne risente: quello tra Btp e Bund si riallarga e sale a 480, quello spagnolo a 532 e l’euro si attesta su quota 1,23 dollari.
Intanto Italia e Francia tornano ad alzare la voce, unite, per chiedere nuove e urgenti misure per bloccare lo spread e tutelare l’euro. Mario Monti e Francois Hollande siglano un nuovo patto di ferro ribadendo la volontà di impegnarsi e di fare “tutto il possibile” affinché “le decisioni del Consiglio europeo siano applicate” e la zona euro sia “difesa, preservata, consolidata”.
Primo step: attuare subito lo scudo anti spread. “Le conclusioni del Consiglio Europeo del 28 e 29 giugno scorso debbono essere attuate rapidamente. I dispositivi e gli strumenti previsti in tale occasione, debbono poter essere utilizzati nel minor tempo possibile, qualora necessario. Le iniziative per la crescita comune dell’economia dell’Unione Europea e per l’occupazione devono essere concretizzate il più rapidamente possibile” si legge nella nota congiunta al termine dell’incontro.